Il consiglio comunale di Sciacca di ieri sera è stata una replica dell’ultimo consiglio in ordine di tempo, ma questa volta con un finale diverso: la maggioranza battuta per ben 2 volte su gli stessi due punti, consapevole di non avere i numeri, “getta la spugna” e abbandona l’aula
La seduta si è aperta con l’opposizione che ha chiesto chiarimenti sulla vicenda dell’impianto di contrada Schiunchipane “My Ethanol”, con il sindaco che ha bloccato ogni discussione, giustificandosi – maldestramente – di non essere informata sull’argomento. Dichiarazione grave alla luce del fatto che sulla questione ha nominato un esperto esterno, che ha già prodotto e consegnato una relazione.
Si è dunque passati ai due punti dell’ordine del giorno, gli stessi bocciati la volta precedente, ovvero le verifiche sul prezzo delle aree ASI, prezzo più volte contestato perché giudicato esorbitante per chi volesse investire in aziende sul territorio e del “Piano triennale delle opere pubbliche”, nuovamente bocciati, e non poteva essere altrimenti.
La maggioranza infatti si è ripresentata in aula con le stesse – identiche – proposte già bocciate, in una sorta di autolesionismo, che sfocia tra l’arroganza e la presunzione… “inqualificabili”.
Non poteva dunque che finire come è finita, cioè con il sindaco e i suoi sodali, compresa l’aria che tirava e la consapevolezza di non potere approvare nulla, che trincerandosi dietro un “è già tardi”, hanno di fatto “gettato la spugna” come un vecchio pugile suonato ed hanno abbandonato l’aula.