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Sciacca. Cusumano sempre più sminuito, Valenti: “Decido io, se non piace ce ne faremo una ragione”


Come ovvio che fosse, lapidaria la Valenti: “Le condizioni le detta il sindaco e nessun altro. Chi vuole starci bene, per chi non vuole starci ce ne faremo una ragione”

La commedia è cominciata. Esattamente come avevamo previsto nell’articolo di ieri sera, la reazione alle dimissioni dell’assessore Brunetto da parte del sindaco Valenti non hanno lasciato spazio a fraintendimenti: “Le condizioni le detta il sindaco e nessun altro. Chi vuole starci bene, per chi non vuole starci ce ne faremo una ragione”.

Non è bastato il maldestro dietrofront di Carmelo Brunetto che dopo aver presentato le dimissioni ha tentato di dissimulare – in un modo più imbarazzante di quando colto sul fatto, un uomo dice: “cara, non è come credi” – dichiarando che si è dimesso per consentire una valutazione generale non meglio specificata.

Francesca Valenti oggi è stata lapidaria e non si è fatta problemi a tirare in ballo pubblicamente il sen. Nuccio Cusumano. Per il sindaco si può parlare, ci si può confrontare, ma non si può pretendere perché, comunque la si giri, decide lei.

Chi “mala cumpassa” per il senatore Cusumano, che dopo aver contribuito con la sua lista più di tutti all’elezione del sindaco, ora deve pure rivestire i panni del “cattivo poltronaro politico” se rivendica i suoi numeri. Cosa, che oltretutto riesce anche a far apparire “bene” il sindaco, che dopo 2 anni e mezzo di mandato non ha ancora prodotto nulla di significativo per Sciacca se non mero e pessimo teatrino politico.

Ma niente paura, sicuramente anche questo sopporterà il Senatore ed il suo gruppo. Del resto la prima a non essere preoccupata da eventuali sfiducie è proprio il sindaco, che più che disposta ad andare a casa pare troppo sicura di non andarci. Evidentemente tenere in piedi questa sindacatura ha ragioni così importanti da meritare anche il sacrificio della propria immagine politica personale.