Sciacca continua a perdere inesorabilmente pezzi del suo patrimonio culturale e della sua – ormai ridotta all’osso – offerta turistica
Dal 01 gennaio 2020 l’Antiquarium Monte Kronio di Sciacca chiuderà all’ordinaria fruizione. A commentare il gravissimo fatto stamane è Pippo Vullo dell’Ass. L’Acquario che scrive: “I complimenti vanno estesi anche al codazzo che miserabilmente seguiva come cagnolini il governatore” per il quale l’Antiquarium sarebbe troppo piccolo per essere considerato museo, proponendo di organizzarne uno grande come la chiesa santa Margherita”.
“Dico io ma quando? Fra un paio di anni? Almeno un paio di anni? Non sarebbe meglio prima aprire una struttura più grande e poi se chiudere la più piccola? Invece ancora una volta si pensa a chiudere, considerate nulle le 6.000 presenze estive di quest’anno. Questo è un altro tentativo per tenere sotto scacco la città di Sciacca”, dice ancora Vullo.
Insomma, Sciacca continua a perdere pezzi sia del suo patrimonio culturale che dell’offerta turistica. Una città morente ormai sotto ogni aspetto a cui cittadini e associazioni assistono impotenti mentre l’Amministrazione “guidata” – per modo di dire – da Francesca Valenti negli ultimi 2 anni e mezzo è stata capace solo di chiacchiere e litigi per comporre e ricomporre la squadra assessoriale.
Adesso per sette famiglie ci saranno disagi non indifferenti – dato l’ovvio trasferimento delle sedi di lavoro – e questa città potrà aggiungere anche l’Antiquarium alla lunga lista delle strutture chiuse.
Verrebbe da auspicare che adesso la politica locale dovrebbe trovare un motivo per avere un sussulto d’orgoglio, con i Deputati Regionali Michele Catanzaro e Matteo Mangiacavallo, il Sindaco Valenti e l’ex Senatore Nuccio Cusumano – che magari farà dimettere qualcun altro in segno di protesta o farà scrivere una dura nota di Ambrogio alla Regione.
Ma la verità è che Musumeci non ha ragione, ma nemmeno totalmente torto. L’Antiquarium Monte Kronio di Sciacca è tutt’altro che un polo attrattivo – malgrado custodisca numerosi reperti risalenti al periodo compreso tra il Neolitico e l’Età del Rame, molti dei quali rinvenuti all’interno delle Grotte di San Calogero, durante scavi effettuati dagli anni ’60 alla fine degli ’80 – con molta onestà intellettuale, verrebbe da chiedersi quanti saccensi l’abbiano mai visitato o quanti – tra il popolo, dell’intellighenzia ne facciamo volentieri a meno – addirittura siano a conoscenza della sua stessa esistenza. La città purtroppo negli ultimi 20 anni è caduta in un baratro, economico, culturale e non solo. La politica – tutta – ha fatto poco o nulla per arrestare il suo precipitare e probabilmente l’ultima amministrazione sta dando il colpo di grazia definitivo.
Quanto accaduto quindi andrebbe additato almeno in buona parte, alla mancanza di valorizzazione di uno dei tanti gioielli di questa città. Ad ogni modo, noi di Fatti&Avvenimenti.it per completezza di informazione abbiamo contattato il “Parco Archeologico e Paesagistico della Valle dei Templi di Agrigento“, ente gestore dell’Antiquarium saccense, da cui ci hanno assicurato che tecnicamente, la struttura museale resterà chiusa solo all’ordinaria fruizione, questo significa che nel caso in cui un gruppo organizzato o una scolaresca volesse visitare la struttura, sarà cura dell’Ente – con il preavviso dovuto – rendere possibile la visita aprendo su ordinazione.
Altro rassicurazione fondamentale che il Parco ha voluto darci è che all’Antiquarium ed al vicino sito archeologico “Tranchina” sarà comunque assicurata la sorveglianza. Nulla sarà abbandonato dunque. Ed anche se “poco” è comunque meglio di quanto accaduto alle Terme.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.