Ormai sembra una barzelletta, ma è la cartina tornasole di un’amministrazione cieca e sorda che sbatte su un muro dopo l’altro, ma imperterrita non si ferma davanti a nulla, nemmeno davanti l’imbarazzo delle quotidiane figure barbine
Pensavamo che dopo il vespone – diventato praticamente un meme cittadino – sul tappetone di D&G e dopo le polemiche scatenate non si sarebbero più registrati viavai anomali sui pregiati tappeti. E invece.
E invece siamo a Sciacca, paese di Carnevale in tutte le sue accezioni. Alcuni lettori stamani ci hanno inviato infatti, la foto visibile nell’articolo, con un furgone e un carro funebre parcheggiati a mo’ di esposizione davanti la Basilica, proprio sui tappetoni della discordia, croce e delizia di una delle estati saccensi più insulse della storia.
E’ però evidente che un carro funebre non sia parcheggiato davanti la basilica né per piacere e neppure per divertimento, ma ci chiediamo: per forza sui tappeti doveva stare? Non poteva sostare in altro posto? Non si potevano spostare i tappeti o almeno metterci qualcosa sopra per preservarli?
Ma soprattutto:
Essendo evidente che la “colpa” di una situazione simile non sia della ditta di onoranze funebri che svolge un delicato servizio, ma dell’amministrazione a cui è sfuggito che purtroppo, anche a Sciacca si muore e servono quindi carri funebri e spazi adatti davanti le chiese;
Adesso continueremo a dire che i saccensi sono incivili per coprire l’incapacità dell’amministrazione che non ha previsto a monte come comportarsi in situazioni simili?
A proposito della narrazione dei “saccensi incivili”, leitmotiv dei lacchè che in città abbondano, il nostro eroe venuto da Bilbao, l’assessore Sino Caracappa nei giorni scorsi aveva postato la foto di un’auto in area pedonale, vicina ai tappeti, ma non sopra di essi. La foto non aveva commenti, bastavano del resto quelli degli utenti social indignati che chiedevano “giustizia” a gran voce.
E adesso però, con il carro funebre parcheggiato, la “giustizia” chi la farà? Quale sarà la fantasiosa spiegazione? Ma soprattutto: dopo questo gioiello d’estate, i tappetoni andranno puliti? Se sì, si sanno i costi? Lo faranno i dipendenti comunali o servirà una ditta specializzata? Il tempo ci darà le risposte, la giunta Valenti come al solito leggerà restando in silenzio, aspettando che passi la tempesta, nell’attesa della prossima, perché tanto sono anni che si va avanti così in giunta.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.