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Sciacca. Elezione sindaco Messina: si attende in mattinata l’esito dei controlli “commissione elettorale centrale”

Torna a riunirsi questa mattina la “Commissione elettorale centrale” che sta verificando l’esattezza dei voti verbalizzati nei seggi

Ieri è stata una giornata movimentata, che si è aperta con Ignazio Messina sindaco di Sciacca che avrebbe ottenuto il 40,11% dei voti necessari all’elezione al primo turno. Poi è successo di tutto. Fabio Termine arrivato secondo con un 36,71%, ha subito annunciato ricorso e chiesto il riconteggio dei voti.

Intorno alle 9 si è quindi riunita la “Commissione elettorale centrale” presieduta dal giudice Dino Toscano che ha iniziato a verificare i numeri di tutti i verbali delle 42 sezioni della città. Ma nonostante un’intera giornata di lavoro, la fumata bianca o nera, a secondo di punti di vista non c’è stata e intorno alle 22 di ieri sera la riunione è stata sospesa con l’aggiornamento dei lavori a questa mattina.

Le contestazioni sono mosse da entrambi i contendenti, in particolare riguardano 2 sezioni: la 4 quella contestata da Termine e la 28 quella da Messina. Il presidente della numero quattro è stato convocato in audizione dal magistrato, per fornire chiarimenti sul numero esatto di voti ricevuti da Messina, che secondo Termine sarebbero inferiori di poche unità, ma sufficienti a fare abbassare il suo risultato finale al 39,9%, e che porterebbe diritto al ballottaggio del 26 giugno.

Ignazio Messina invece chiede il controllo di una trentina di schede “contestate” che, secondo i suoi rappresentanti di lista, indicherebbero senza dubbio la preferenza a suo favore.

In tarda mattinata dovrebbe arrivare il verdetto del giudice, che o proclamerà Messina sindaco di Sciacca o si andrà al ballottaggio.