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Sciacca. Elina Salomone rimossa da Biblioteca e Sportello Anti-violenza, Monte: “Gravissimo, l’amministrazione faccia chiarezza”


Una nota di fuoco quella del consigliere di Sciacca al Centro ed ex assessore Salvatore Monte che chiede chiarezza all’amministrazione Valenti circa la notizia che vedrebbe lo spostamento in altro settore della Dott. Elina Salomone, volto assai conosciuto e competente nel Comune di Sciacca

“Fai bene il tuo lavoro? Porti a casa ottimi risultati in tema di sociale e pari opportunità? Allora è probabile…lo spostamento in altro settore. – dice Monte –

La nuova pianta organica, adottata al comune di Sciacca, mette in campo queste nuove peculiarità: se sei bravo in un determinato settore allora devi essere destinato in altro ufficio.

E’ il caso di Elina Salomone, ex responsabile della Biblioteca Comunale ed ex responsabile dello Sportello Anti violenza. Esatto, Ex! Ex perché sembrerebbe, ed io mi auguro di sbagliare, che la dott.ssa Salomone non si occuperà più di biblioteca e di sportello antiviolenza.

In merito allo sportello antiviolenza – continua il consigliere di Sciacca al Centro – è opportuno ricordare che con sede presso il Tribunale di Sciacca, è nato nel 2011, per personale volontà della dott.ssa Salomone e dell’allora procuratore di Sciacca Dott. Pantaleo, curato, fino a prova contraria con dedizione e passione anche in orari non lavorativi e che ha avuto in carico, ad oggi 390 donne vittime di violenza e che proprio in questi giorni sta vedendo la nascita della nuova sede di Menfi, che è stato così tanto apprezzato da diventare uno dei temi di approfondimento di un convegno organizzato dalla Corte d’Appello di Caltanissetta.

In merito alla vicenda Biblioteca Comunale, sebbene sia innegabile che il sottoscritto abbia avuto, in passato, momenti di scontro pacifico con la dott.ssa Salomone, non possa però, assolutamente, mettere in dubbio la sua professionalità e le sue capacità. Ricordo bene che la dott.ssa Salomone si ritrovò a fronteggiare un rinnovamento della Biblioteca Comunale che era ormai diventato impellente e necessario in quanto la passata gestione aveva lasciato un’eredità non degna di una biblioteca storico – monumentale. La Salomone e le dipendenti della biblioteca si dovettero armare di buona volontà e rivestire i più disparati ruoli: da tinteggiatori, a falegnami in primis. Senza orari, senza sosta, con entusiasmo per ridare vita ad un luogo che per mesi diventò un vero e proprio centro di aggregazione giovanile e non solo. Si diede nuova linfa ad un luogo importante che fino a quel momento avevo visto una gestione stantia.

Adesso arriva, come una spada di Damocle, questo provvedimento che ha, forse, il sapore del provvedimento di altro genere(per quale eventuale motivo?) e, ribadisco, spero vivamente di sbagliare.

Quali sono i criteri adottati? – chiede Salvatore Monte – Come può un funzionario che non ha mai ricevuto una sola nota di demerito essere rimosso da settori a lui confacenti? Ed ancora, come si pensa di sostituire degnamente la figura della Salomone nei due ambiti che la vedevano responsabile? Occorre si faccia chiarezza, seria, sulla vicenda, evitando di scalfire l’onorabilità delle persone che, con passione impegno e dedizione, compiono il proprio lavoro, apportando migliorie al servizio offerto ai nostri concittadini e, soprattutto, a chi ha più bisogno. Sono al fianco di Elina Salomone, nella speranza che possa tornare in tempi brevi a rivestire ruoli che sono perfettamente legati alla sua professionalità ed alla sua formazione.”