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Sciacca. Fine mandato: la Valenti racconta favola, ma è un incubo. Volano stracci con Termine

Che non sarebbe stata una conferenza stampa facile o felice era inevitabile dopo 5 anni tanto disastrosi per la città di Sciacca, ma dopo un’interminabile elenco di “cose” da parte del sindaco Francesca Valenti, quello che doveva essere un evento formalmente e politicamente obbligatorio si è trasformato in una gogna dove il migliore commento è stato: “se avete fatto qualcosa avreste dovuto dirlo, noi non sapevamo nulla”

E’ stata una conferenza stampa di fine mandato interessante, sicuramente molto sofferta da parte della giunta uscente e del Sindaco Francesca Valenti, quella tenutasi questa mattina al Palazzo Municipale di Sciacca. Una conferenza sofferta non tanto per la commozione del sindaco, che pure c’è stata, quanto per l’evidente tentativo di “scappare” il prima possibile e nel modo più indolore possibile dal giudizio di buona parte dei presenti e della Città.

Non sono bastati infatti gli applausi in stile “studio televisivo” né l’interminabile sequela di “cose” che l’amministrazione Valenti avrebbe fatto in questi anni e di cui neppure gli attenti giornalisti locali presenti erano a conoscenza.

Una sequela di “roba” enunciata dal sindaco in lettura, durata una 50ina di minuti e che sono sembrati un’eternità e forse più, facendo tornare alla mente quello sketch di Aldo Giovanni e Giacomo ne “I corti” in cui Marina Massironi nei panni di un’intellettuale logorroica a teatro annoiava il trio fino a “costringerli” a mimare atti autolesionistici.

Parlandoci chiaramente, ci aspettavamo una narrazione fiabesce del tipo: “C’era una volta una regina, buona, brava e preparata, che viveva in un palazzo circondata dai suoi cortigiani altrettanto buoni, bravi e preparati…”

Ma purtroppo non c’è stato neppure questo, è stato noioso. Abbiamo però scoperto che il sindaco ha fatto tante “cose” per Sciacca, per la viabilità, per il turismo ecc… Attendiamo speranzosi il giorno in cui anche la città scoprirà cotali meraviglie.

Tuttavia, la conferenza di fine mandato, come da tradizione, ha riservato una sorpresa per il fondo. In mezzo alle domande poste da chi era in sala e da cui il sindaco Francesca Valenti è uscita decisamente con le ossa ammaccate – tra colleghi giornalisti che hanno ammesso di non essere a conoscenza dei mirabolanti risultati dell’Amministrazione e rappresentati di associazioni che non hanno mancato di ricordare ovvietà come che la viabilità sembri quella di una città bombardata e che la marcia su Palermo per le Terme sia stato tutto tranne che utile -, la Valenti, dimostrando ancora una volta le sue straordinarie doti comunicative e politiche che l’hanno portata allo sfacelo degli azzeramenti, rimpasti e rimpastini della sua amministrazione, non si è sottratta alle polemiche sul candidato sindaco Fabio Termine sostenuto dal PD del deputato Michele Catanzaro, praticamente unico sponsor della giunta uscente.

A chi infatti non ha mancato di ricordare che Fabio Termine ha giudicato “fallimentare” l’esperienza dell’amministrazione targata Francesca Valenti, quest’ultima non ha mancato di replicare dicendo che anche lei giudica fallimentare l’esperienza di consigliere d’opposizione di Fabio Termine. Ma non c’è da preoccuparsi, sempre citando il sindaco uscente infatti: “chiunque può fare il sindaco” e del resto Termine – che volente o nolente viene da un’esperienza politica marcatamente giovanile – “ormai è un diversamente giovane”.

Insomma, in mezzo alla gogna sono volati anche stracci contro chi viene proposto come successore da parte delle forze che sostengono il sindaco uscente. C’è poco da commentare, la degna conclusione di un’amministrazione che a differenza di quanto si crede, resterà indelebile nel cuore e nella mente dei saccensi; anche se per i suoi insuccessi ed incapacità.

Ma non temete, Francesca Valenti ha promesso che malgrado la mancata ricandidatura – giustificata come una scelta personale – resterà in area politica: come dicono gli americani, stay tuned!