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Sciacca. Frigerio e Sabella: Messina come il “genio della lampada” ritorna con la ricetta sulle Terme


I consiglieri del Comune di Sciacca, Elvira Frigerio e Alberto Sabella, di Sicilia futura, contestano l’intervento dell’ex sindaco Ignazio Messina con le sue ricette per la riapertura delle Terme

I consiglieri di Sicilia futura, in una nota, fanno un excursus del passato politico in Sciacca del presidente dell’IDV, definendolo di volta in volta con immagini “suggestive e variegate”.

“Ogni tanto l’avvocato Ignazio Messina – scrivono Elvira Frigerio e Alberto Sabella – si risveglia dal suo torpore politico e, improvvisamente, si ricorda dell’esistenza della città di cui è stato sindaco.
Dopo venticinque anni di illusioni alla gente e di pessima gestione sia dell’amministrazione, sia del suo più stretto entourage (che, alla spicciolata, ha preso le distanze da lui e da una linea politica ondivaga, arrogante, pretenziosa e opportunisticamente adattabile a tutte le stagioni), oggi si ripresenta in una città da lui in questi anni abbandonata per fornirci la sua ricetta vincente per far riaprire le Terme.

Come se, in questi anni, la classe dirigente di Sciacca, i lavoratori e i sindacati avessero dormito mentre lui era in tutt’altre faccende affaccendato, tentando goffamente di dimostrare che se lui, come un novello “genio della lampada” non avesse avuto l’impegno di salvare il mondo, le Terme non sarebbero state chiuse”.

“L’idea dell’avvocato Messina, – continuano i due consiglieri – ossia che la gente di Sciacca sia tutta stupida e con l’anello al naso, è fuorviante e politicamente scellerata. Per le Terme la rappresentanza politica, pur talvolta da legittime posizioni diverse, si è adoperata in maniera concreta e senza fare sconti a nessuno, noi non lo abbiamo fatto nemmeno con il governo regionale del nostro stesso schieramento.

Se Messina vuol dare una mano per questa battaglia, nell’interesse di una città che non gli è mai appartenuta davvero, lo faccia. Si faccia prima un bagno d’umiltà, e dica la verità, ossia che la sua farlocca petizione online per far riaprire le Terme è solo un’iniziativa provocatoria e strumentale, così come la “consegna” del nulla all’assessore Armao, con tanto di fotografia a uso e consumo degli astanti. Messina non ha inventato nulla, e il suo tentativo di inserirsi in un dibattito ben più complesso di come lui vuol farlo apparire è intollerabile, mirando a delegittimare una battaglia che non abbiamo mai smesso di combattere”.

ED infine concludono: “Il Messina sedicente taumaturgo ci mancava. Tanto più che in venticinque anni di “miracoli” da parte sua non ne abbiamo mai visti. Ad eccezione di quello da “stregone da strapazzo” di aver operato sempre contro il centrosinistra”.