⦿ Ultim'ora

Sciacca. Genitori dei bambini in cura al Maugeri: “Permetteteci test rapidi, i molecolari troppo invasivi”


Prima che gli invasati odiatori del web attacchino: non si tratta di una battaglia no-vax, è solo la legittima richiesta di un gruppo di genitori – vaccinati – di non sottoporre ad un test invasivo quale il tampone molecolare a bambini disabili, a volte non collaboranti o molto piccoli, chiedendo di poter usare invece il test rapido o salivare

Raccogliamo con estremo rispetto l’appello di un gruppo di genitori i cui figli frequentano, per evidenti motivi terapeutici, il Centro Maugeri di Sciacca. Ricordando dunque quanto sia utile e quanto bene in questi anni abbia fatto il Centro Riabilitativo Maugeri di Sciacca alla comunità saccense e dell’hinterland, non possiamo però non appoggiare pienamente le legittime richieste dei genitori di bambini disabili che oltre a dover affrontare le enormi difficoltà quotidiane che la condizione dei loro figli comporta, si trovano anche a dover affrontare burocrazia sanitaria e problemi logistici non indifferenti.

Nello specifico, il gruppo di genitori chiede che venga cambiata la disposizione della Direzione Sanitaria dell’ospedale di Sciacca che impone ai bambini in trattamento presso il Centro di presentare un tampone molecolare negativo, al rientro dalle ferie degli operatori, cioè dal 9 al 23 agosto.

Per questo i genitori dicono che: “Capiamo la volontà della Direzione Sanitaria di tutelare loro stessi e i nostri bambini, ma sarebbe stato più sensato un tampone rapido effettuato il giorno stesso del rientro in terapia.

A parte il fatto del costo non indifferente che pesa sulle nostre famiglie per il quale richiediamo eventualmente una convenzione tra il Maugeri e il laboratorio di analisi dell’ospedale in modo da alleggerirci almeno in questa spesa.

Non capiamo questa decisione e questa imposizione in assenza di sintomi o contatti con persone malate .
Anche perché il tampone molecolare è molto più invasivo di quello rapido o salivare e stiamo parlando di bambini disabili , a volte non collaboranti o molto piccoli”.

A fine appello, i genitori ricordano anche un problema meno urgente, ma che se fosse possibile risolvere, aiuterebbe sicuramente moltissimo le famiglie dei bambini: Chiediamo da tempo che ci sia fornito un riparo mentre aspettiamo i nostri figli che frequentano il centro, in inverno siamo al freddo e sotto la pioggia e vento, in estate con 40 gradi sotto il sole , pure mamme incinte, o con altri bambini piccoli per un ‘ora o più . Non abbiamo un riparo, non abbiamo una sala d’attesa, un servizio igienico.

Speriamo che sollevando la questione ci ascoltino e ci vengano incontro in qualche modo, grazie.”