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Sciacca. Il “gioco delle tre carte” della “Tassa di Soggiorno”: ecco dove sono finiti i soldi …


Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia che il Comune in cassa non ha liquidità e che di conseguenza – a meno di un miracolo – l’estate saccense, per ammissione dello stesso neo assessore Filippo Bellanca, quasi sicuramente – almeno negli spettacoli gratuiti – salterà.

Lo stesso assessore, però ha aggiunto che per dare ufficialità a questa notizia, si attendevano le “note ufficiali” dell’ufficio di ragioneria del Comune.

Ieri sulla questione è intervenuto come suo solito, con post sul suo profilo FB, l’ex assessore Salvatore Monte, che ha confermato la notizia, che in effetti, le casse comunali, sono state ben ripulite, ma ovviamente questa non è una notizia, semmai il “segreto di Pulcinella”.

Ed allora dov’è la novità? Eccola. Secondo Monte, pare che le entrate relative alla tassa di soggiorno, che erano state già contabilizzate, divise ed assegnate ai vari assessorati dalla giunta precedente, non sono state totalmente utilizzate, ma siano state poi, tolte ai legittimi destinatari ed utilizzate dall’ufficio di ragioneria – sembra in maniera autonoma, quindi senza l’approvazione dei vari assessorati – , per ripianare e portare a pareggio, il “Bilancio preventivo” poi – con difficoltà – approvato dalla giunta Di Paola.

“Sotto il profilo finanziario – scrive l’ex assessore nel post – ho evidenziato come la tassa di soggiorno non sia stata interamente spesa dalla amministrazione precedente. Alcuni capitoli si trovano svuotati non perché utilizzati per la realizzazione di “qualcosa” bensì perché le somme a loro destinati sono servite per chiudere il bilancio di previsione. Il tutto riscontrabile con gli uffici preposti”.

Chiarissimo Salvatore Monte, che nei fatti spiega di non avere potuto spendere le somme a disposizione del suo assessorato, perché l’ufficio di ragioneria comunale, diretto dal dott. Filippo Carlino, gli ha prelevato i fondi per chiudere il bilancio di previsione.

Tutto ciò è confermato dalle solite “gole profonde” e ben informati che si aggirano tra i corridoi del palazzo Comunale, che riferiscono di “attriti” avvenuti negli ultimi mesi della giunta Di Paola, proprio tra Salvatore Monte e Filippo Carlino.

Se così fosse dunque, le somme destinate allo spettacolo – per rimanere in tema con i problemi di Filippo Bellanca – oggi non sono più disponibili, a causa di questo giro di cassa, che ricorda tanto il “gioco delle tre carte” in cui lo scommettitore – in questo caso il cittadino – alla fine perde… sempre.