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Sciacca. Giovedì 25, concerto omaggio a Cataldo Amodei: l’ingresso è gratuito


Si svolgerà giovedì 25 luglio presso il Monastero delle Giummare, un convegno-concerto omaggio a Cataldo Amodei. L’ingresso è gratuito

Il Concerto, patrocinato della Assemblea Regionale Siciliana, dell’Inner Wheel e da altri noti sponsor, prevede l’esecuzione di quattro cantate per voce sola eseguite dal Maestro cembalista Ignazio Schifani, Vice Direttore del Conservatorio Musicale di Palermo, che accompagnerà un soprano. Inoltre tra le varie cantate, è prevista una voce recitante (Raimondo Moncada) dei versi costituenti la cantata. Il tutto sarà arricchito dallo scorrere di immagini pittoriche in sintonia con la musica.

Concluderà il tutto l’intervento di uno studioso prestigioso di Amodei, il Prof Ignazio Navarra, autore del volume “Voci e Suoni della Sicilia”.

L’Amodei, nato a Sciacca nel 1649 (morto a Napoli nel 1693) inizia a studiare musica con il M° di cappella A. Giuffrida. Partecipa al collaudo dell’organo della Chiesa di Santa Margherita di Sciacca. Viene elevato a cantore nella Cappella di cui il Giuffrida era maestro del coro. Fu sacrista nella Chiesa dell’Ospedale “La Pietà”. Completati gli studi si reca a Napoli (1671) dove viene ordinato sacerdote.

Napoli, centro musicale di levatura internazionale, ha -in quel periodo- attivi tre conservatori (forse quattro): S. Onofrio a Capuano, Alla Pietra, Santa Maria di Loreto. A Napoli Amodei fu assegnato al M° Francesco Provenzale di Santa Maria di Loreto.

Terminati gli studi al Conservatorio di S. Onofrio a Capuana, l’Amodei si inserisce nel mondo artistico e musicale nel Conservatorio dove era stato studente.

Fu molto apprezzato dall’Imperatore Leopoldo al punto da parafrasarne i mottetti, sopratutto “ Qual Capriccio”. L’Imperatore fece conoscere le Opere di Amodei ai musicisti Austriaci.

Produzione Musicale

  • Oratorio, Poema di argomento sacro a più voci soliste e coro con l’accompagnamento di orchestra senza scene, costumi ed azioni teatrali;
  • I^ “Oratorio” – “Innocenza infetta dal Pomo”, musicato per la Congregazione del Divino Amore di San Paolo dei Padri Teatini per la Pentecoste.
  • II^ “ Il flagello dell’empietà ovvero Jazabello punito- (Collegio dei Padri di sant’Ignazio dei Padri Gesuiti, stampata a Napoli nel 1688)
  • “Susanna” – Opera dedicata al Bonachia, insigne ceramista di Sciacca.
  • Altre composizioni: Mottetti, Oratori, Cantate Sacre e profane.
  • Molto importanti: cantate per voce sola. Le cantate per voce sola sono state trascritte dal M° La Rosa nel 1984-

Il Prof Carapezza individua nelle cantate dello Scarlatti una esperienza musicale legata alle cantate di Amodei. Mario Taccari sostiene che Amodei sia stato maestro di Scarlatti.

Presso i padri Teatini fu responsabile della musica nella chiesa di San Paolo Maggiore.

Questi i brani in scaletta

IV “ Tra l’erbette il piè scioglie”;

V “ Và, chè l’hai fatto a me;

VI “ Già col mondo dell’ombra;

VIII “ Io credea che senza core.