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Sciacca. “Il Comune non ha soldi” e parte la colletta per la mensa scolastica tra i genitori


Un’ennesima pessima figura rilanciata anche dall’ANSA e da varie testate nazionali tra cui La Repubblica, per Sciacca tra cani avvelenati e scandali vari non sono di certo tempi felici

Il Comune di Sciacca non dispone dei fondi necessari a pagare i costi della mensa scolastica. Questo perché, sebbene nel bilancio sia presente una voce da ben 200 mila euro per finanziare la mensa scolastica, a causa del disavanzo emerso dall’ultimo rendiconto, la spesa è stata bloccata dagli uffici venendo considerata “non indispensabile”.

Per questo un gruppo di genitori di bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e le sezioni di scuola primaria a tempo prolungato, vuole provvedere in proprio al servizio.

Le famiglie avrebbero già contattato una ditta capace di provvedere al servizio mensa ed a fine mese le stesse famigliere pagheranno il conto. Del resto l’alternativa sarebbe stata un intero anno in cui i bimbi avrebbero dovuto portarsi il pranzo a sacco, con la scomodità del caso.

Una pezza peggiore del buco poi l’ha messa il vicesindaco Gisella Mondino che a Repubblica avrebbe precisato che “il servizio di refezione scolastica non è obbligatorio per il comune”, mettendo in evidenza che non è ravvisabile inadempienza da parte dell’ente, ma anche, che Sciacca oltre ad essere la città di cani avvelenati e di “numerosi” squali che attaccano davanti le spiagge, è anche una città che tiene ben poco ai bambini. Cosa dire? Meraviglioso per una città che vuole vivere di turismo.