Il consigliere di centro-destra chiede all’amministrazione di indagare sulla situazione e di procedere al distacco della luce presso tutti i punti di pubblica illuminazione che oggi ricadono su aree private
“Risulta essere vera l’esistenza di punti della pubblica illuminazione ricadenti ancora ad oggi in aree private? Veri e propri presunti abusi in numerose strade o spazi privati della città”. E’ questa la semplice e lapidaria domanda che pone oggi il consigliere di opposizione del centro-destra Salvatore Monte.
“Chiedo di conoscere come e in che tempi, l’Amministrazione comunale ed i responsabili degli uffici competenti, ove si accertassero tali abusi, intendano procedere alla soppressione degli impianti della pubblica illuminazione presenti nelle predette aree private, con indebito vantaggio per pochi non titolati cittadini, a dispregio della comunità intera.
Inoltre chiedo se l’amministrazione non ritenga opportuno dare mandato all’ufficio competente di monitorare ed accertare con la dovuta attenzione ed intransigenza tutti i possibili casi di illuminazione pubblica di aree private e di procedere al relativo distacco dalla rete pubblica, ottenendo in tal modo un risparmio economico ed eliminando assurdi privilegi e disparità tra cittadini”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.