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Sciacca. Incendio bosco Pierderici, inizia processo a Paolo La Bella: procura chiede danni per 7 milioni di euro


È iniziato ieri il processo a carico del 32enne Paolo La Bella,  tornato in libertà da circa un mese , dopo l’arresto ai domiciliari: l’uomo è accusato di essere il piromane del bosco Pierderici.

Ieri c’è stata l’assegnazione a un nuovo giudice, Anna Guidone, circostanza che ha fatto slittare l’inizio del dibattimento di una settimana, rinviato al 14 dicembre. In aula a difendere La Bella, accusato di incendio boschivo, che ieri non era presente, c’era il suo avvocato Giuseppe Scorsone ed il sostituto procuratore Christian Del Turco, che ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato.

La vicenda nota a tutti, è quella dell’incendio del 14 luglio scorso, nel quale sono andati distrutti sei ettari del bosco di Pierderici e mobilitato tutte le forze disponibili per lo spegnimento e lo sgombero di tre palazzi e della scuola di Sant’Agostino, dove si stava svolgendo il Grest.

La Procura di Sciacca che ha quantificato il danno economico procurato dall’incendio in 7 milioni di euro, oltre ad altri 25 mila euro spesi per fare intervenire i canadair, ha pochi dubbi: ad appiccare le fiamme lo scorso 14 luglio al bosco di Pierderici, è stato Paolo La bella e questo nonostante l’accusato abbia sempre respinto le accuse sostenendo di essere stato in quella zona soltanto per accudire un cane che si trovava in una struttura nella sua disponibilità. Gli accertamenti condotti dai vigili del fuoco e dal corpo forestale avevano infatti consentito di individuare con precisione il luogo dell’innesco dell’area interessata, ricadenti nella proprietà.