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Sciacca. La famiglia Addams che immobilizza la città: una commedia horror che non fa ridere


Dopo l’azzeramento di giunta, la terapia d’urto che doveva cambiare le sorti della città si è trasformata in una terapia horror tra incapacità, immobilismo e figure barbine varie

La famiglia Addams: Morticia ( Francesca Valenti), Gomez (Nuccio Cusumano), Lurch (Michele Catanzaro), Nonna Frump (Gisella Mondino), Mercoledì (Fabio Leonte con tanto di treccine), Pugsley (Mario Tulone), Zio Fester (Carmelo Brunetto), Cugino Coso (Calogero Segreto)

Una città che non va, stanca, immobile e diroccata. Un vaso ormai colmo trabocca di difficoltà, questa è l’immagine di Sciacca.

Ma c’è una grossa goccia che ultimamente sta facendo traboccare quel vaso già riempito dall’amministrazione Valenti: si tratta dell’assessore-ghiacciolo Mario Tulone.

Mentre infatti il PD saccense di Michele Catanzaro cerca qualcuno a cui “appioppare” l’assessorato di Tulone, tutte le tematiche legate al suo assessorato restano inesorabilmente bloccate. Ne sa qualcosa la V Commissione Sanità presieduta dal consigliere Carmela Santangelo che non riesce materialmente più a lavorare perché l’assessore porta la giustificazione – tipo a scuola – e non si presenta quando convocato. E parliamo di convocazioni su temi quali: impianto biogas di C/da Schunchipani e randagismo.

Ma se sull’impianto di C/da Schunchipani le notizie devono trapelare solo dalla stampa e il randagismo è un tema ormai sconosciuto al Comune di Sciacca – “dopo Mandracchia il nulla”, hanno ben detto i consiglieri Calogero Bono e Giuseppe Milioti –, tutto il resto non va meglio.

Come ha ben detto Fabio Termine: “Con l’apertura dei più importanti complessi turistici del territorio, è ufficialmente partita la stagione turistica 2019“, e l’amministrazione cosa fa? Congela l’assessore al ramo e spera di incatenare Sino Caracappa in quel ruolo che potenzialmente – posta nei termini attuali – potrebbe essere una doccia di fango? Giustamente è stato richiesto un tavolo tecnico sull’imposta di soggiorno, ma tutti sanno che doveva essere fatto 2 mesi fa, non adesso.

Anche il M5S ha sollevato la questione turismo denunciando giustamente come: “A due mesi dall’inizio dell’estate, non solo non si intravede alcuna promozione turistica della nostra città, alcun progetto per il cartellone dell’estate saccense, alcun progetto di rilancio per il comparto economico-commerciale, ma addirittura quest’anno la giunta Valenti non ha pianificato nemmeno un assessore alla guida di tutto ciò”.

Ma oggettivamente dare tutte le colpe al “bimbo” Tulone è meschino. Sciacca non è ferma per colpa sua, ma per colpa dell’intera “Famiglia Addams”, ovvero la compagine di governo e che lo sostiene.

Certo c’entra anche Tulone, ma ad un certo punto ha dovuto tappare i buchi anche Brunetto, quindi è una responsabilità di giunta: l’affidamento del Carnevale fuori tempo massimo cos’è? Buona organizzazione? E’ buona organizzazione ridurre la manifestazione più importante di Sciacca alla solita festa paesana serale e notturna con i bambini in coma etilico e i vicoli ridotti a latrine? Nel cambiamento tanto strombazzato non era stato pensato di cambiare gli orari ed i modi del Carnevale in modo da farlo diventare una festa turistica e non una sagra del vino? Probabilmente no, però complimenti per i risultati della Giuria, ottima figura a mezzo diretta televisiva.

Ma incaponirci sul Carnevale farebbe ricadere ancora le colpe su Tulone e non è giusto. E’ colpa di Tulone se a Sciacca ci sono più transenne per strada che cani randagi? E come sappiamo tutti, il randagismo è un problema importante, quindi non servono altri commenti.

E’ colpa di Tulone se poco dopo l’insediamento della nuova giunta una delle prime dichiarazioni del Vicesindaco Gisella Mondino a Repubblica – quando scoppiò il caso della mensa scolastica – è stata che “il servizio di refezione scolastica non è obbligatorio per il comune”, invece di cercare una via diplomatica?

E’ colpa di Tulone se dopo l’amministrazione Di Paola il Samonà non ha più visto un cartellone eventi? E’ colpa di Tulone se il nuovo sindaco doveva risolvere il caso Terme come avesse la bacchetta magica ed invece giacciono ancora lì, ferme ed immobili nel loro abbandono?

E’ colpa di Tulone se ancora l’amministrazione non ha espresso una linea chiara rispetto alla problematica del Ponte Cansalamone? E’ colpa di Tulone se le foto del cemento eroso del Ponte Perriera fanno il giro del web e delle testate giornalistiche e nessuno interviene per rassicurare la cittadinanza e spiegare le cose come stanno?

E’ colpa di Tulone se chiude il Pallone Tenda ed il sindaco Valenti cade dalle nuvole? E’ colpa di Tulone se gli avvisi di pagamento del canone di depurazione 2012 sono illegittimi, ma l’Amministrazione non ne prende atto e fa finta di non sentire chi la invita a restituire le somme che gli utenti hanno versato in buona fede?

E’ colpa di Tulone se l’ufficiale giudiziario si è dovuto presentare al cimitero per redigere un piano di consegna di 39 loculi di un circolo dopo che il Comune di Sciacca è stato inadempiente al precetto di adempiere spontaneamente al provvedimento d’urgenza del Tribunale di Sciacca?

Ed in fine, è colpa di Tulone se gli studenti del Liceo Fermi di Sciacca si sono dovuti rivolgere alla stampa per chiedere l’apertura della palestra dell’istituto? Eppure nella giunta le professoresse non mancano, a prescindere dalle specifiche competenze, un’amministratore comunale può sollecitare chi di dovere quando si accorge di rallentamenti che danneggiano il suo territorio. o no?

Insomma, Tulone vuole dimettersi, ma forse anche altri dovrebbero farsi qualche domanda.