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Sciacca. Lunedì 15 nella chiesa Madre inaugurazione del museo d’arte Mudia: ecco il percorso con i dettagli


Sarà inaugurato lunedì 15 luglio, alle ore 19, nella chiesa Madre di Sciacca il museo d’arte diffuso della diocesi agrigentina “Mu.Di.A ”

All’evento sarà presente il cardinale di Agrigento Francesco Montenegro e il sovrintendente ai Beni culturali di Agrigento. Il Mu.Di.A di Sciacca è una raccolta di arte sacra frutto della sinergica collaborazione tra la Soprintendenza e Arcidiocesi, con l’universita’ di Palermo.

Il museo di Sciacca sara’ messo in rete contemporaneamente ai Mu.Di.A e i Percorsi Arte&Fede di Agrigento, il museo di arte sacra di Sambuca di Sicilia, il Mu.Di.A Aragona e i percorsi Arte&Fede di Caltabellotta.

Ogni Mu.Di.A presente sul territorio della Diocesi di Agrigento e’ espressione di una peculiarità delle comunità locali.

A Sciacca la centralità è rivolta alla devozione alla Madonna del Soccorso e saranno proposti diversi oggetti sacro legati al culto e alla devozione mariana propria di Sciacca rappresentata dagli ex voto in corallo.

Il percorso espositivo, realizzato nei locali attigui alla chiesa Madre, è stato conformato alla storicità degli ambienti interessati. Sale tematiche, dislocate su tre livelli, ordinate cronologicamente e per tematica, ricostruiscono la genesi storica, artistica e liturgica della comunità ecclesiale di Sciacca, di cui sono, insieme, memoria visiva e narrativa.

Si parte dal piano ammezzato dedicato alle suppellettili liturgiche, che rievocano, attraverso la presenza delle reliquie, il culto dei Santi locali: Santa Maria Maddalena, Santa Caterina, San Vito e Santa Lucia.

Il percorso continua al primo piano, dove in due sale quattrocentesche, trovano spazio le testimonianze più prestigiose di Sciacca, dal Medioevo al Barocco, come i due Calici medievali e il Parato Rosso della festa liturgica della Sacra Spina, oltre ai reperti della tomba monumentale del botanico Gerardo de Nucito, datato 1545, che ricordano gli uomini illustri saccensi e testimoniano il Rinascimento locale.

Sempre al primo piano, vi è una sala dedicata all’iconografia mariana, che rende omaggio alla pittura saccense, che ha lasciato nei suoi epigoni, tracce culturali di carattere internazionale, raggiungendo in Mariano Rossi la sua massima espressione.

Il secondo piano è dedicato esclusivamente alla Madonna del Soccorso e agli Ex-voto donati.