“All’indomani delle votazioni europee, Sciacca si sveglia con un’ulteriore evidente conferma del M5S come prima forza politica in città”
Questo il commento a caldo dei portavoce Bilello, Mangiacavallo e Marinello del M5S di Sciacca, che poi aggiungono. “Dalle elezioni europee del 2014, e nonostante il calo di affluenza alle urne di quasi il 6%, Il M5S a Sciacca è cresciuto enormemente, dal 30% al 37%, mentre il PD, che governa la città, sprofonda ad ogni elezione sempre di più, perdendo quasi 2000 voti rispetto al 2014”.
I pentastellati quindi girano il “dito” nella piaga del partito maggioritario all’interno della giunta comunale, partito abbracciato anche dal sindaco Valenti e prendendo spunto dal dato elettorale, tornano a chiedere le dimissioni.
“I problemi di una città come Sciacca, – continuano i portavoce – non si risolvono cercando pedine per riempire poltrone, ma col coinvolgimento delle competenze tecniche e politiche utili a capire i problemi e studiare le soluzioni. lo abbiamo visto di recente col tema Ponte Cansalamone dove le nostre proposte, seppur fortemente e tristemente contrastate da quest’amministrazione, hanno trovato accordo e sinergia con il lavoro dello stesso Commissario Croce, nell’interesse esclusivo della comunità”.
Infine la stoccata: “Oggi, Sciacca ha colto l’occasione delle elezioni europee per sfiduciare il partito che con la sindaca (non) amministra la città, non ha altro tempo da perdere”.
Redazione Fatti & Avvenimenti