Del fatto si è appreso grazie ad un video pubblicato su Facebook dove l’animale acquatico, disteso sull’asfalto fuori dall’acqua, veniva tenuto fermo da due uomini con dei bastoni in pugno. Sensazionalistici i commenti udibili nel video, con molte persone che commentavano quasi con felicità la cattura della verdesca
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Un gravissimo fatto è accaduto a Sciacca presumibilmente a ferragosto. Degli uomini – dal video sembrano due – hanno pescato quella che forse dovrebbe essere la verdesca avvistata alla Tonnara a Sciacca, dopo averla catturata, l’hanno distesa sull’asfalto, fuori dall’acqua, tenendola ferma sedendocisi sopra e strattonandola con l’uso dei bastoni. Un video crudo e drammatico pubblicato originariamente su facebook a mo’ di trofeo, ma adesso rimosso. Quello mostrato è stato recuperato da MareAmico.
Della cosa sono venuti a conoscenza molti animalisti saccensi tra cui la Amici Animali ONLUS di Sciacca con Antonella Baldassano in testa, la LIV Toscana, il WWF Area Mediterranea, Mare Amico e Mare Vivo.
La LIV Toscana ha inviato segnalazione al Ministero dell’Ambiente e del Mare ed alla Capitaneria di Porto di Sciacca, chiedendo di intervenire celermente ed accertare le eventuali responsabilità su chi ha maltrattato e forse ucciso l’animale.
Le associazioni Mareamico, WWF Sicilia Area Mediterranea scientifica e Marevivo (nelle persone di Claudio Lombardo, Domenico Macaluso e Fabio Galluzzo) hanno appena segnalato alle Autorità Competenti questa inutile crudeltà, nei confronti di una creatura indifesa.
A prescindere da come questa brutta storia finirà sotto un profilo legale, risaltano due cose: i toni trionfalistici e per certi versi agghiaccianti del video pubblicato, e la leggerezza con cui diverse testate ed agenzie, sia locali che nazionali hanno lanciato la notizia dell’avvistamento alla spiaggia Tonnara di Sciacca della verdesca.Dal sensazionalismo della pinna di squalo che impauriva i bagnanti al titolo in cui gli squali erano diventati due. E‘ evidente che ciò abbia procurato allarme e paura nella popolazione, allarme che si è concluso con i “giustizieri della notte” che hanno usato immotivata violenza su un pesce generalmente non pericoloso per l’uomo e che fondamentalmente è un “palombo” un po’ più grosso, che spesso viene spacciato da venditori senza scrupoli come pesce spada – e questo ben lo sa la Guardia Costiera che ne sequestra spesso -, essendo infatti anche commestibile.
Adesso non ci resta che sperare che questo non diventi l’ennesimo motivo di attacco a Sciacca, paghi chi ha sbagliato, non la comunità intera.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.