Nello Musumeci furioso dopo il teatrino di Valenti e Catanzaro con la marcetta su Palermo: “Pensavamo di poter mantenere col Comune di Sciacca un rapporto improntato su reciproca collaborazione. Non è così, faremo tutto da soli”
E’ un Presidente Musumeci furioso quello che è intervenuto oggi ai microfoni dell’emittente saccense RMK. Musumeci ha definito “teatro” l’iniziativa della Marcia per le Terme voluta – poiché organizzata – dal PD di Sciacca nelle persone del Sindaco Francesca Valenti e dell’On. Michele Catanzaro.
“Teatro” è questa la parola che il Governatore della Sicilia ha utlizzato per definire l’operato di Valenti e Catanzaro. Curioso, proprio la stessa identica parola che ho usato anch’io lo scorso 13 maggio in questo articolo (Clicca), per definire la Marcia su Palermo. Musumeci ha infatti dichiarato: “Non è normale che un parlamentare regionale, un sindaco, si mettano a fare teatro. Perché di questo si tratta. Io dico sempre meno teatro e più politica, e meno politica nel teatro”.
Ma in fin dei conti, l’uso della parola “teatro” non è un fatto politico rilevante, come non lo è neppure il doveroso appunto di Musumeci che ha ricordato come: “Strano il comportamento del sindaco, il quale quando veniva a parlare da noi facendo la colomba, quando parlava con i suoi concittadini faceva la iena, il falco”.
Questo sicuramente aiuta a capire meglio la caratura del personaggio politico Francesca Valenti, ma del resto, se dopo 4 anni serve il presidente della Regione a chiarirlo significa solo che o si è dormito a letto oppure lo si è fatto in piedi.
Comunque, come detto, il fatto politico rilevante non è questo, invece sembrano essere le parole pronunciate subito prima dal Governatore: “Questa è solo speculazione politica, lo dico con grande amarezza perché pensavamo di poter mantenere col Comune di Sciacca un rapporto improntato su reciproca collaborazione. Non è così, faremo tutto da soli.”
Ora, lungi da me e da Fatti&Avvenimenti.it mettere parole in bocca al presidente della Regione o forzarne il pensiero, però, una tale frase, peraltro comprensibilissima – perché quella che è stata fatta è una operazione politica preelettorale veramente grottesca – non può fare altro, da saccense, se non preoccuparmi. Perché quello che ogni uomo politico sa è che, per quanto avversari politici si possa essere, le istituzioni come la stessa politica, sono fatte di uomini, uomini con un loro sentire e una loro dignità e forzare e tentare di prevaricare e confrontarsi in modo scomposto solo per fare, appunto, “teatro”, non è una buona idea; mai.
Che dire, grazie al sindaco Valenti ed all’On. Catanzaro che sicuramente stavano pensando al bene della città prima di fare organizzare alla segreteria del PD la Marcia su Palermo. Grazie veramente, da saccense, se ne sentiva assolutamente il bisogno, del resto a Sciacca serviva ancora “l’umiliazione finale” dopo 4 anni di Valenti, magari questa volta ci siete riusciti, chi può saperlo.
Ad ogni modo, il presidente della Regione nel suo intervento alla tv locale non ha mancato di ricordare quanto il Comune di Sciacca sotto Francesca Valenti non ha fatto per le Terme, a cominciare dall’alzare “bandiera bianca” costringendo la regione ad occuparsi del processo di catastazione dei beni delle Terme. Da notare peraltro che Musumeci è stato così gentiluomo da non menzionare l’affidamento del Parco delle Terme al Comune di Sciacca che di fatto è stato “utile” soltanto a far cadera una bambina in un tombino aperto, per fortuna, senza conseguenze troppo gravi.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.