Se c’è una cosa che non manca ad Ignazio Messina è la teatralità e questa volta stupisce tutti con effetti speciali: ha incontrato il segretario del PD Letta per discutere delle amministrative di primavera e della costruzione di un sistema largo di alleanze
Altro che Burgio e altri – rispettabilissimi, s’intende – attori locali. Ignazio Messina sorpassa tutti e lo fa a modo suo, con il suo stile che c’è da giurarci, avrà indispettito non pochi “vecchi volponi” saccensi e non solo: a Roma dal segretario nazionale del Pd Enrico Letta per preparare le elezioni amministrative di primavera e costruire un sistema largo di alleanze.
L’incontro tra il segretario nazionale del Pd e la delegazione di Italia dei Valori, guidata dal segretario nazionale Ignazio Messina, si è svolto ieri pomeriggio: “Insieme si sono discusse e concordate le tappe di un percorso di lavoro comune verso ulteriori forme di convergenza”.
Uno colpo di scena inaspettato per tutti tranne per chi conosce l’avvocato, che i colpi di coda li sa dare e con estrema accuratezza: la notizia dell’incontro non è giunta dal suo staff, ma è giunta “per caso” dalle agenzie nazionali attraverso fonti del Nazareno.
Un incontro proficuo insomma, battezzato dalla stessa segreteria PD. Un fulmine a ciel sereno, che superati i primi entusiasmi o preoccupazioni di chi capisce poco di politica, profuma di ipoteca sulla candidatua dell’ex Sindaco.
Del resto Sciacca negli ultimi anni è stata governata – o non governata, o per meglio dire, affossata – da un esponente del PD, Francesca Valenti il cui unico vero alleato è l’On. PD all’Ars Michele Catanzaro. Oggi Messina fa sapere – pardon, si viene a sapere, da fonti “altre e alte” – che c’è un accordo tra la sua Italia dei Valori e il Partito Democratico per le amministrative e probabilmente non solo per quelle.
Perché oggettivamente appare abbastanza ridicolo che con una guerra in corso il segretario del PD trovi tempo per occuparsi della piangente – ridente lo era prima della giunta Valenti – Sciacca, quindi l’accordo per le amministrative di cui si parla in queste ore è ovviamente un accordo nazionale. E qui sorge un’ovvia considerazione, quasi banale: ma se Messina va a discutere – come è nelle sue facoltà – accordi politici per il territorio nazionale, gli interessa veramente fare il sindaco a Sciacca? Per un uomo del suo valore politico sicuramente è più indicato un posto in parlamento, magari accanto ai Dem.
Quindi cosa? Prova la carta del Sindaco per, in caso di eventuale elezione, fermarsi a Sciacca, mentre ogni tanto va a Roma a discutere di politica nazionale? Col partito i cui rappresentati locali dovrebbero essergli d’opposizione? Abbastanza difficile. Non gli interessa veramente fare il sindaco e si accoderà al PD alla prima occasione, tanto l’interesse vero è un posto di rilievo nazionale sponsorizzato dai Dem? E’ già più probabile.
Ma chissà, a Messina piace stupire, un momento di svago nella stagnante politica locale degli ultimi anni.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.