“Abbiamo superato ogni limite alla decenza. Sciacca ridotta ad una meta delle passerelle politiche targate PD”. A dirlo oggi, i centristi all’opposizione – verso destra: AP, Calogero Bono, Salvatore Monte ecc .
“Davvero triste, spiacevole ed altrettanto inconcludente assistere alla vista del Ministro De Vincenti giunto a Sciacca, guarda caso, a poche ore dalle elezioni regionali, a visionare le Terme di Sciacca.
Una offesa per la città, – continuano i consiglieri – che in questi giorni di campagna elettorale ha assistito ad una pantomima del Partito Democratico degna di Halloween, ancora una volta alle spalle dei saccensi e dei lavoratori delle Terme, con un sindaco che malgrado i suoi sbandierati diplomi accademici dimostra di non conoscere la sua tanto decantata pacificazione sociale e politica prestandosi a giochini di partito di basso profilo.
In prima fila, come sempre, il candidato del Pd Saccense Michele Catanzaro, il rampollo, appunto, di casa Pd che dopo anni di silenzio da segretario del Pd locale ha riscoperto il piacere di ammirare la propria città, dopo aver stazionato negli uffici di gabinetto degli assessorati regionali senza portare alcun risultato alla sua città. Ma è eticamente corretto tutto questo? E’ eticamente corretto che a due giorni dalle elezioni si studino tutti i possibili sistemi per cercare di attrarre elettorato? Siamo basiti.
E così, quello che poteva essere un momento importante per la città, un momento di coesione che avrebbe visto tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale unite per un unico scopo, alla fine si è trasformato in una passeggiata alle Terme di quattro amici che, provenienti da S. Margherita Belice, Caltabellotta, e altri paesi, hanno visitato le Terme, chiuse, dal Governo Regionale. Ed ovviamente il nostro Sindaco, l’Avv. Francesca Valenti, si presta a tutto ciò senza compiere una qualsivoglia riflessione di opportunità. Anzi! Dalle intervista al ministro De Vincenti, rilasciata ad un giornale on line locale, abbiamo molto apprezzato il copione recitato sulla buona scelta, a detta del ministro, compiuta dai saccensi in merito alla elezione di Francesca Valenti. Uno sgarbo istituzionale non di poco conto. Una palese passerella elettorale per promuovere l’amministrazione Valenti e il candidato alla presidenza delle Regione Sicilia.
Peccato che De Vincenti non conosca realmente l’andazzo di questa amministrazione. Un’amministrazione che, ad oggi, ha raggiunto traguardi grazie a chi governava prima. Un’amministrazione confusa che non dedica il giusto tempo alle problematiche locali. Una amministrazione che illude i cittadini (Ponte sul Cansalamone, rescissione contratto Girgenti Acque, manutenzioni ordinarie in città). Tutto questo De Vincenti non lo sa. Ed aspettiamo di conoscere la veridicità dell’operazione “Terme”. Quando scopriremo che quello che è accaduto giorni fa è stata solo una accelerazione elettorale chiederemo il conto direttamente al Sig. Sindaco e a tutti coloro che, sorridenti, hanno applaudito alla venuta di Baccei a Sciacca.
Siamo solo all’inizio di tante gaffe targate Francesca Valenti. Un Sindaco che dovrebbe vantarsi dei risultati tangibili che porta a casa e non della presunta beneficenza fatta. La beneficenza si fa in silenzio, non la si promuove. Chi vuol fare del bene lo fa in silenzio”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.