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Sciacca. Monte lancia “La Sfida dei 100 giorni” al sindaco: proponga un programma e lo attui


Il consigliere comunale Salvatore Monte, in un nota, “ricorda” al sindaco Francesca Valenti, che un amministratore viene bocciato solo dagli elettori, quando si ripresenta al voto, poi lancia una sfida definita dei “100 giorni”

Di seguito la nota

“La Sfida dei 100 giorni”. Se è vero che il Sindaco non ha tra i propri pensieri l’operato della precedente Amministrazione, sono sicuro che avrà, tra i suoi pensieri, le sorti della nostra Città.

Credo, a mio modestissimo parere, sia più che giusto fare una precisazione: un amministratore viene bocciato quando si ripresenta al corpo elettorale, quando non si presenta non può scientificamente essere definito bocciato.

Chiusa la parentesi, credo sia comunque opportuno, finalmente, comprendere cosa vuol farne il nostro Sindaco Francesca Valenti della città di Sciacca. Mi stupisce, però, il suo concetto di sindacatura. Per il Sindaco Valenti la sindacatura è una sorte di “Potere”. Cosi infatti ha voluto, a suo dire, definire, le parole dell’ex sindaco della città ad una manifestazione politica: “Ho visto solo la rabbia di chi ha perso il proprio potere”.

Se dunque la sindacatura è un potere (cosa ahimè poco veritiera) è giunto il tempo che il Sindaco dia alla città le opportune risposte in merito alle problematiche da affrontare e risolvere ed in merito alle progettualità da porre in essere per lo sviluppo del nostro territorio, usando tutto il suo magico potere.

Lancio una sfida al sindaco della città: Annunci nelle prossime ore il suo programma per i prossimi cento giorni. Cosa vuol fare? Cosa vuol realizzare? Quali parte del suo programma elettorale vuol realizzare in questi cento giorni? Pensa di cambiare qualche obiettivo posto in campagna elettorale visto e considerato che gli attuatori delegati all’attuazione del programma elettorale sono tutti a casa? Se la Sindaca è davvero cosi brava a programmare ci dica finalmente cosa vuol fare. S

ono trascorsi sedici lunghi mesi e dopo aver azzerato una giunta e dopo aver ribadito che era arrivato il momento di una terapia d’urto, venga allo scoperto e sfidi con i fatti chi, come me, pensa che non sappia minimamente amministrare la nostra città. Dalle parole ai fatti, altro che punto e a capo. Cento giorni. Cosa è in grado di fare in questo arco temporale? Il tempo delle parole è finito, ora servono i fatti. Accetta la sfida? La bretella di Contrada Bordea le fa già l’occhiolino cosi come tutte le transenne poste lungo l’intero tessuto urbano della città.