⦿ Ultim'ora

Sciacca. Monte: “Samonà, persi per scelta i finanziamenti, il sindaco ha seguito il metodo Bilbao”


“I primi splendori del metodo Bilbao: perdere i finanziamenti non partecipando ai bandi”. Così Monte dopo la visita a Sciacca del presidente della Regione Musumeci, che avrebbe detto che Sciacca poteva partecipare al bando

Il Consigliere comunale Salvatore Monte ci va giù pesante con l’amministrazione di Francesca Valenti, che non avendo partecipato al bando, ha perso i finanziamenti regionali per il teatro Samonà, che resta inesorabilmente chiuso.

“Se la delusione avesse un nome credo che si chiamerebbe “Teatro Popolare di Sciacca”. – Scrive Salvatore Monte –  Quel “Samoná” di via Agatocle oggetto di bagarre politica di qualche giorno fa. La mancata partecipazione del comune di Sciacca al bando, promosso dalla Regione Sicilia, in merito alla manutenzione dei Teatri Siciliani, era stata liquidata con un ‘non potevamo partecipare’.

In una città con mille problemi chi mai sarebbe tornato sull’argomento? È stata la visita a sorpresa del presidente della regione, incomprensibile e per niente condivisibile nella sua forma , a dare la risposta a ciò che affermavo da giorni e che grazie agli amici di Fratelli d’Italia è stata resa pubblica.

Il Comune di Sciacca poteva partecipare a quel bando. La mia incazzatura quindi (passatemi il termine) non era semplice aria fritta ma basava i miei convincimenti su qualcosa di chiaro e di reale.

E mentre la delusione lascia spazio alla rabbia, nella nostra ridente cittadina si riflettono i primi splendori del metodo Bilbao: perdere i finanziamenti non partecipando ai bandi.

E mentre la politica lascia spazio alla crisi infinita della maggioranza, c’è un mondo teatrale che attende invano. Qualcuno è convinto, probabilmente, che con l’ausilio di qualche tecnico si possano risolvere celermente problemi legati alle nostre strutture teatrali chiuse ormai da troppo tempo.

Io non ci sto e nei prossimi giorni mi farò promotore, in sede diversa da quella comunale, dei primi “stati generali del Teatro”, iniziativa basata sulla praticità e la concretezza e non sulla filosofia.

Politicamente parlando sarà mia cura, invece, nei prossimi giorni, sottoporre all’amministrazione comunale una attenta interrogazione a risposta scritta ed urgente per comprendere, nel dettaglio, chi, come, quando e perché ha ritenuto giusto non partecipare a quel bando.

Fine primo atto. Spero che gli amici del PD non annoverino anche questo accaduto tra i successi di questa amministrazione”.