⦿ Ultim'ora

Sciacca. Monte: “si è chiuso un anno non florido, la città ha bisogno di rilancio turistico e culturale”


Il consigliere comunale Salvatore Monte in una lunga nota, fa il punto sull’anno appena trascorso, accusando l’amministrazione comunale di inefficienza

“Il 2019 ha iniziato il suo regolare corso. – Scrive Monte – E’ palese che il 2018, appena trascorso, non sia stato, per la nostra città, un anno particolarmente florido.  Lo testimoniano gli innumerevoli problemi che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare, la nostra cittadina. Lo caratterizza il dato relativo all’affluenza turistica. 

Credo opportuno e giusto che l’amministrazione in carica, guidata da Francesca Valenti, assuma finalmente e senza porre tempo in mezzo, delle iniziative finalizzate alla reale concreta necessità di dare risposte al nostro territorio. Necessita infatti, in primis, un rilancio turistico e culturale. Turismo e cultura hanno rappresentato per anni un possibile momento di sviluppo per questa città”.

“E’ innegabile – continua il consigliere – che l’anno appena trascorso abbia gettato nello sconforto gran parte delle attività ricettive, per non parlare delle attività commerciali del centro storico che attendono, da tempo, una seria programmazione capace di catalizzare maggiori presenze nell’intero anello del centro antico cittadino. Io auspico vivamente che il Sindaco e l’Assessore al turismo convochino, in breve tempo, il tavolo tecnico dell’imposta di soggiorno al fine di concordare, magari per una volta, le scelte programmatiche legate allo sviluppo turistico. La città ha la seria necessità di essere promossa. Ovunque ed in qualunque modo”.

“Le attività ricettive – aggiunge l’ex assessore – devono poter trovare una seria interlocuzione con l’Amministrazione e progettare, insieme, l’intero anno. Il Carnevale ha l’esigenza di essere promosso. La festa è alle porte e di promozione non se ne parla. E non si pensi che l’inserimento nel calendario dei grandi eventi della regione Sicilia sia la soluzione al problema dell’urgenza di una degna campagna pubblicitaria. Ho notato che l’amministrazione ha rispolverato un modello organizzativo, legato alla nota kermesse cittadina, ideato e testato dal sottoscritto nel 2014. Vedremo i risultati sul campo.

Sia, inoltre, l’anno in cui si potrà riattivare il teatro, struttura incompleta ma operativa che ha subito più di un atto vandalico. Vederlo in quelle condizioni è una vergogna senza fine, uno schiaffo a tutti coloro che vivono d’arte o la professano per hobby. Insomma sia un anno di seria ed indiscutibile programmazione che non lasci nulla al caso e che non progetti oggi per domani. Il tempo dell’improvvisazione, per un’amministrazione eletta nel giugno del 2017, è ormai inaccettabile. Certi atteggiamenti, portati avanti da alcuni componenti dell’attuale amministrazione, hanno il sapore di un continuo spot elettorale di una campagna politica mai conclusa. E’ il tempo delle risposte, è il tempo di far capire quanto il progetto politico di Francesca Valenti gioverà o meno nel libro della storia politico – amministrativa della nostra città”.

Infine conclude: “Sorvolo sulla enorme quantità di transenne poste in tutto il territorio, sorvolo sulle svariate buche, sui problemi legati al servizio idrico…auspico, però, che il famigerato cambiamento veda la luce. Il cambiamento deve essere figlio della Maggioranza che guida la città e indipendente dalla “responsabilità” dell’opposizione. Sciacca deve tornare ad essere, rispetto all’intero territorio agrigentino, la fiamma e non la falena. Mi permetto, fuori tema, di dare agli amici della attuale e risicata maggioranza una piccola precisazione in merito al passato politico di Assessore allo sport del sottoscritto.

E’ vero, dichiarai più volte di non avere alcuna inclinazione alla materia. Lo feci con senso di responsabilità consapevole che il Collega Davide Emmi avrebbe di gran lunga, cosi come ha fatto, recuperato un rapporto con il mondo sportivo locale. Io ammisi le mie incapacità sul campo sportivo ma  voi da Giugno 2017 ad oggi vi siete pavoneggiati su tutti i campi e su tutti i fronti, credendovi gli indiscussi campioni della politica locale. Un bagno di umiltà non vi farebbe male, comprendereste bene (citando un noto inno carnascialesco) che le parole son volate, le promesse son finite…è rimasta l’illusione.”