Per la Valenti la mozione di sfiducia è “decaduta”. Questa uscita, insieme all’indisponibilità – giudicata pretestuosa e politicamente arrogante – del Presidente del Consiglio Montalbano di permettere al consigliere Calogero Bono di chiedere lo slittamento della convocazione, hanno portato l’opposizione ad abbadonare in polemica l’aula Falcone-Borselino del Comune
Fuoco e fiamme al Consiglio Comunale di Sciacca. Ancora.
Che nella seduta di questo pomeriggio avente ad oggetto la mozione di sfiducia al Sindaco Francesca Valenti ed alla sua giunta, sarebbero mancati i consiglieri Giuseppe Ambrogio e Santo Ruffo era già stato annunciato. Si sarebbe quindi potuto concludere il tutto con un civile rinvio dei lavoro d’aula, ma Sindaco e Presidente del Consiglio hanno preferito la sterile polemica.
A mandare per primo su tutte le furie i consiglieri di opposizione è stato il Presidente del Consiglio Pasquale Montalbano, colpevole di aver impedito al consigliere Calogero Bono di presentare una mozione sull’ordine dei lavori al fine di far slittare la convocazione ad una data a cui tutti i 24 consiglieri saccensi sarebbero potuti essere presenti. Montalbano ha però risposto che questo pomeriggio si sarebbe solo trattato della mozione di sfiducia, senza poter chiedere altro.
Risposta piccata quanto inutile dato i consiglieri di opposizione a quel punto si sono alzati dalle sedie, abbandonando l’aula per protesta e facendo venire meno il numero legale.
Ma non solo. La maggioranza evidentemente non paga della scena di Montalbano, ha visto anche il Sindaco Francesca Valenti tentare quello che, almeno a caldo, è parso – o comunque ne ha assunto i toni – un patetico “colpo di mano”, ponendo in essere una polemica che se sotto un profilo tecnico può avere un senso, a livello politico pare solo un tentativo maldestro di prendere tempo e far polemiche inutili.
Secondo il Sindaco infatti – la cui ipotesi deve ancora essere confermata – la mozione di sfiducia dopo due sedute infruttuose – quella odierna e quella del 31 gennaio scorso – decade automaticamente.
Un’ipotesi che ha solo innervosito ulteriormente i consiglieri di opposizione che giustamente hanno fatto notare che anche se così fosse, non hanno il minimo dubbio circa l’intenzione – qualora ve ne fosse bisogno – di ripresentare una nuova mozione per mandare a casa il Sindaco “pignolo”.
Nella seduta di questo pomeriggio ad abbandonare l’aula oltre agli storici consiglieri d’opposizione sono stati anche il consigliere Paolo Mandracchia e l’unico rappresentate presente alla seduta di Italia Viva, Gianluca Guardino. Assente alla seduta odierna anche il 5Stelle Alessandro Curreri.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.