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Sciacca. Museo del Mare al Fazello, Monte: “Non ho chiesto io a ceramisti e corallari di spostare la mostra dal Fazello”


Ormai da molti mesi si susseguono innumerevoli interventi riguardanti il Complesso Monumentale Fazello e le sue aree espositive destinate oggi a “Museo del Mare”, oggi il consigliere ed ex assessore Salvatore Monte spiega come sono andate le cose

“Credo sia arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza – di Salvatore Monte – relativamente al ruolo che il sottoscritto, nelle vesti di Assessore ai beni culturali, ha rivestito in tutta questa vicenda”.

“Era il 25 novembre 2016 quando la nostra città venne investita da una alluvione senza precedenti. La furia della natura si abbattè, ovviamente, anche sul Museo del Mare di Contrada Muciare. Ricordo ancora le finestre del museo sventrate, il fango ovunque ed uno stato di distruzione davvero indescrivibile. Negli occhi di aveva messo anima e cuore per allestire quell’importante Museo, si leggeva solo rabbia, delusione ed incommensurata tristezza. In quei momenti tutti i reperti storici presenti all’interno del Museo del Mare vennero dati per spacciati ma, soltanto qualche giorno dopo, grazie alla disponibilità dei volontari della Lega Navale e dei Gruppi Archeologici si comprese che molti reperti erano ancora li, sotto metri e metri di fango. Disposi allora una guardiania h24 della intera colonia ospitante il Museo del Mare e nei giorni seguenti, pezzo dopo pezzo, vedemmo riaffiorare gli antichi reperti. Compresi subito che il Museo del Mare, in quelle tragiche condizioni, non avrebbe potuto ospitare, almeno nell’immediato, tutti i reperti e fu cosi che qualche pomeriggio dopo mi recai nei locali comunali del Complesso monumentale Fazello (con ingresso da Via Licata) dove avevo allestito, grazie ad un apposito finanziamento ed in sinergia con il Liceo Artistico, il Consorzio Corallo ed i Ceramisti di Sciacca, una bellissima mostra dedicata appunto alla ceramica ed al corallo. Adiacenti a questi locali esiste un’ampia stanza, che si affaccia sull’atrio interno del “Fazello” che ospitava materiale didattico della Scuola e fu proprio in quel momento che pensai che quei locali avrebbero potuto rappresentare il giusto scrigno per ospitare i reperti del Museo del mare. Il 5/12/2016 alle ore 19.29 scrissi una mail urgente all’allora dirigente del Primo Circolo, il Prof. Felice Benenati, al quale chiesi la disponibilità temporanea (tre mesi – fino a Marzo 2017) dei locali da destinare a Mostra temporanea di Oggetti in ceramica e corallo. Infatti pensai di destinare l’area adiacente in Via Giuseppe Licata (da sempre gestita dal Comune) ai reperti del Museo del Mare (cosi da non avere il fiato sul collo in termini di tempistica legata alla riapertura del Museo del Mare di Contrada Muciare) e le due stanze adiacenti l’atrio del Fazello alla mostra temporanea di Ceramica e Corallo (che in un’ottica museale non aveva la necessità di essere definitiva) ed ai soli cannoni che erano ospitati all’interno dell’atrio superiore del palazzo Comunale. Non nascondo che il Fazello si trasformò in poche ore in una bellissima realtà: un’area museale avente al suo interno i nostri tesori più importanti.  Che bella parola eh? Area Museale. Area museale che questa città attende da anni. Ma torniamo al Fazello. Nel mese di Marzo avendo valutato che il museo di contrada Muciare era ed è ancora inagibile ed avendo valutato che, in quel preciso momento, i locali avuti in prestito dalla scuola non erano stati richiesti preferii lasciare attive le due esposizioni che, fino a quel momento non avevano dato nessun problema alla buona funzionalità della scuola.

Soltanto qualche settimane dopo le elezioni amministrative venni a sapere che ceramisti e corallari vennero invitati a portare via le proprie opere in quanto in quei locali sarebbe stata destinata una ulteriore ala dedicata a museo del mare. Una ulteriore espansione espositiva che, di fatto, poneva fine, anche a mia insaputa (ma non ero più Assessore) alla mostra dedicata alla ceramica ed al corallo. Le ulteriori mire espansionistiche, seppur legate probabilmente alla precisa volontà di offrire alla città un degno polo museale, non sono riconducibili all’amministrazione Di Paola. Non è mia l’idea di utilizzare la “Sala Abruzzo” del Complesso Fazello (oggi tra le sale a disposizione della Scuola) per farne una sala espositiva. Non è mia l’idea di esporre al Fazello le antiche pale lignee (oggi custodite presso la prefettura ed all’interno del Liceo Artistico di Sciacca) all’interno della Chiesa dello Spasimo che mi risulta essere concessa all’Amministrazione Comunale dal Consiglio di Amministrazione del Fondo Edifici di Culto e Consiglio di Stato ma con un scopo ben preciso: Polo ludico didattico degli alunni della Scuola con annessa area espositiva. Probabilmente la Sovrintendenza ha delle progettualità a lunga scadenza anche se, sarebbe opportuno ricordargli, che la città ha un museo che attende da anni di vedere la luce, ovvero, quello destinato nei locali adiacenti la ex Chiesa di Santa Margherita in Via Incisa.

Credo sia comunque opportuno trovare soluzioni condivise per far si che la scuola possa operare nella massima tranquillità esonerando l’attuale dirigente da vicende che non lo vedono attore principale di una vicenda che risale, oramai, ad anni fa. Ben vengano i nuovi poli museali, ben vengano le mostre di carattere artistico – culturale ma, al contempo, si faccia fronte anche alle esigenze dei più piccoli che in quella struttura vivono giornalmente le fasi più importanti della loro crescita.

Auspico, infine, che questa Amministrazione Comunale dedichi maggiore impegno per accelerare la riapertura del Museo del mare di Contrada Muciare oltre che a definire l’iter dei lavori della strada di collegamento che dal viale del Terme conduce a Contrada Muciare ed adoperarsi al fine di procedere celermente alla nascita del Museo all’interno del Complesso di Santa Margherita salvo ritenere opportuno non dare seguito a nessuna progettualità portata avanti dall’ex Amministrazione Di Paola. “