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Sciacca, Ospedale. Dopo la chiusura dei NAS della cucina, l’Asp avvia risoluzione contratto con la ditta


Una misura che era nell’aria, la direzione Asp di Agrigento dopo la chiusura della cucina dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, con un provvedimento urgente ha avviato la risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice

Già dalle ore 20 di ieri sera, l’Asp aveva disposto un’ispezione per accertare lo stato di salubrità e di decoro degli ambienti che ospitano i servizi mensa e cucina all’interno dei presidi ospedalieri della provincia. Il controllo – scrive l’ASP – è stato necessario “per sgombrare il campo da eventuali perplessità in ordine a possibili disservizi, come quelli emersi nelle scorse ore, che hanno portato alla temporanea sospensione del servizio cucina presso il presidio Giovanni Paolo II di Sciacca”.

Il controllo dei Carabinieri dei NAS è avvenuto nel pomeriggio di ieri ed ha determinato la temporanea chiusura della cucina interna del presidio ospedaliero di Sciacca. Alla base del provvedimento ci sarebbero problemi di carattere igienico.

Il provvedimento, redatto dal Sian del Distretto di Sciacca è stato notificato alla ditta esterna che si occupa della gestione del servizio di ristorazione utilizzando, in via esclusiva, i locali della cucina del nosocomio, non ha comportato disagi all’utenza ospedaliera.

Il servizio di ristorazione per l’utenza infatti, è stato comunque garantito senza interruzioni presso il laboratorio centrale della stessa ditta, esterno all’ospedale, da cui il cucinato viene poi idoneamente trasportato verso il nosocomio saccense. Per garantire l’idonea dei prodotti cucinati, presso questo laboratorio è presente anche il personale del Dipartimento di prevenzione Asp che vigila sulle perfette condizioni di salubrità ambientale.