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Sciacca. Prende a calci e pugni porta del Pronto Soccorso e obbliga il medico a visitare un familiare


Un riberese impaziente di attendere il proprio turno, ha preso a calci e pugni la porta del pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca e poi ha costretto il medico di turno a visitare un suo congiunto

È accaduto nella mattinata di oggi 5 marzo presso il pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. “Su segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112 NUE, in Sciacca – scrivono dalla questura – personale della Polizia di Stato, interveniva presso il locale Ospedale.

Sul posto il personale operante apprendeva che un soggetto, successivamente identificato in A. G. di Ribera (AG), al fine di sollecitare e pretendere maggiori cure per un proprio congiunto, aveva preso a pugni e calci la porta d’ingresso di una delle stanze del Pronto Soccorso, ove il medico di turno stava prestando servizio, obbligandolo ad interrompere le operazioni di assistenza medica, minacciandolo e costringendolo a chiudersi all’interno della stanza. Il soggetto, che successivamente si allontanava dall’Ospedale, veniva segnalato all’A.G. dal personale operante per interruzione di un ufficio o servizio di pubblica necessità”.