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Sciacca. Raccolta differenziata: vietato usare sacchetti non biodegradabili per frazione organica


Il sindaco Francesca Valenti e l’assessore all’Ambiente Paolo Mandracchia hanno emesso due ordinanze sui rifiuti.

La prima, la n. 39, prevede il “Divieto di fornire, distribuire e utilizzare per il conferimento della frazione organica, sacchetti non biodegradabili e non conformi alla norma UNI EN 13432”. La seconda ordinanza, la n. 40, ha per oggetto la “Raccolta della frazione organica dei rifiuti con l’utilizzo di sacchetti e sacchi biodegradabili e compostabili”. 

Il primo provvedimento (ordinanza n.39) scaturisce dalla necessità di “salvaguardare l’ambiente attraverso una riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati, da attuarsi con il rafforzamento della raccolta differenziata” con il solo utilizzo di appositi sacchetti biodegradabili e a norma e non con sacchetti in plastica. Le autorità cittadine hanno stabilito, dunque, “il divieto assoluto di fornire ai consumatori, per l’asporto delle merci acquistate, sacchetti, buste e altri contenitori in plastica non biodegradabile e/o compostabili”. Stabilito anche “il divieto immediato di utilizzo di sacchetti in materiale plastico non biodegradabile per il conferimento dei rifiuti biodegradabili (scarti vegetali, umido, rifiuti di mense e cucine ecc.”.

L’ordinanza n. 40 ordina in maniera specifica le corrette modalità di smaltimento dei rifiuti. “Per la raccolta della frazione organica dei rifiuti (scarti di cucina, avanzi di cibo, alimenti avariati, gusci d’uovo, pane raffermo, salviette di carta unte, scarti di frutta e di verdura, fondi di caffè e filtri di tè, ceneri spente, piccole ossa) – ordina il provvedimento – dovranno essere utilizzati esclusivamente sacchi e sacchetti biodegradabili e compostabili, certificati a norma UNI EN 13432-2002”. Tale utilizzo è obbligatorio sia da parte delle utenze domestiche che non domestiche (attività commerciali e alberghiere, condomini ecc.).