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Sciacca. RAI: “Ospedale senza incubatrice neonatale”, insorge Capurro: “Falso, l’abbiamo donata noi”


Il Presidente dell’Associazione Orazio Capurro – Amore per la Vita Onlus Alessandro Giuseppe Capurro “bacchetta” la RAI per le affermazioni rilasciate nella puntata del 29 gennaio 2020 della trasmissione televisiva Storie Italiane

“Nella trasmissione andata in onda su RaiUno sono state fatte affermazioni non corrette in quanto è stato affermato che l’Ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca non sarebbe dotato di un’incubatrice neonatale.

Questa affermazione, – afferma Capurro – rilasciata in un programma molto seguito e su un’emittente televisiva come Rai Uno, non può essere tollerata in quanto il 18 giugno 2018 l’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS ha donato all’U.O.C. di Pediatria e Neonatologia del P.O. di Sciacca un’incubatrice neonatale da UTIN, completa di modulo O2 servocontrollato, modulo SpO2 Masimo Set, carrello con armadietto ed accessori”.

“L’incubatrice Neonatale – continua il presidente -è stata donata dall’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS per consentire ai neonati nati prematuri o con particolari patologie di essere tempestivamente soccorsi presso il Presidio Ospedaliero di Sciacca e già diverse volte è stata utilizzata salvando la vita a diversi neonati.

Desidereremmo intervenire telefonicamente in trasmissione Storie Italiane per chiarire alcune inesattezze che sono state affermate durante la puntata del 29 gennaio 2020 e precedenti, per ristabilire la verità dei fatti e restituire all’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS il riconoscimento di quanto realizzato e donato con sacrifici per aiutare i piccoli pazienti e le loro famiglie”.

“Queste affermazioni false – conclude Alessandro Capurro – oltre a generare ansie ed incertezze nelle gestanti del territorio creano un danno d’immagine sia all’Ospedale di Sciacca che ai sanitari che quotidianamente con sacrificio ed abnegazione prestano il loro servizio ma anche nei confronti delle associazioni, quale ad esempio la nostra, che con generosità e sacrificio tentano di aiutare il proprio territorio.

Tali precisazioni appaiono importanti per ristabilire la verità di cronaca e la serenità, per quanto possibile, a coloro che si apprestano a dare alla luce il proprio figlio nell’Ospedale di Sciacca.

Pur non entrando nel merito di quanto accaduto, esprimiamo cordoglio per la morte del neonato e porgiamo sentite condoglianze ai familiari”.