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Sciacca, randagismo e fake news. Ecco tutta la verità dietro i bandi per il Canile Comunale, parla l’arch. Misuraca


Il dirigente comunale ai nostri microfoni ha spiegato la verità dietro alle chiacchiere circa presunti bandi per aprire canili comunali e proposte poco complete o per nulla convenienti delle associazioni che si sono presentate

Canile Comunale e Fake News: ecco tutta la verità, parla il dirigente comunale Arch. Aldo Misuraca.

Canile Comunale e Fake News: ecco tutta la verità, parla il dirigente comunale Arch. Aldo Misuraca.

Gepostet von FattieAvvenimenti SciaccaeProvincia am Samstag, 24. Februar 2018

Sciacca continua ad essere bersaglio delle polemiche sui social, ma anche di articoli di stampa nazionale “poco accorti”. O meglio, alcune dichiarazioni in essi contenuti, sembrano proprio esserlo.

Ieri infatti, è stato segnalato alla nostra Redazione un articolo comparso su Il SecoloXIX dal titolo: “Lo sconforto degli abitanti di Sciacca: I cani randagi ci attaccano ogni giorno”, dove si parla della situazione che si vivrebbe a Sciacca circa i cani randagi e l’emergenza creata. Nell’articolo si citano diversi saccensi che hanno rilasciato alcune dichiarazioni, ma una su tutte ha spiccato.

Da quanto riportato nell’articolo, citiamo testualmente: “L’anno scorso l’associazione Anta era pronta a realizzare un canile del Comune con un privato che ci metteva i soldi. «Hanno fatto il bando e hanno sbagliato tutto dal punto di vista amministrativo – commenta Annamaria Friscia, rappresentante della sezione di Sciacca – adesso vogliono rifarlo ma non ho alcuna fiducia. Intanto il Comune continua a spendere 350 mila euro l’anno per le tre strutture private».”

Parole pesanti, parole gravi. A questo punto quindi, prendendo “per buono” quanto riportato dalla testata nazionale, abbiamo voluto chiedere al dirigente del Comune responsabile del settore, se quanto riportato corrispondesse a verità.

Nell’intervista in video sopra riportata, il dirigente, l’architetto Aldo Misuraca, ha spiegato come i fatti non fossero esattamente quelli riportati. Infatti nessun bando per costruire un canile è stato emesso, si trattava solo di una “manifestazione d’interesse”, per sondare il terreno e capire se ci fosse l’interesse, la volontà e la capacità da parte di soggetti interessati nel territorio a costruire un’opera simile.

A questo avviso pubblico di manifestazione d’interesse, due proposte sono state presentate: una che aveva una buona idea, ma era carente in documentazione; l’altra invece presentava abbastanza documentazione, ma dopo diversi incontri con gli uffici aveva fatto avanzare la richiesta che il comune dovesse poi sborsare la cifra di 2,70 euro a cane al giorno. Cifra che non farebbe risparmiare minimamente il Comune neppure di un solo centesimo, vanificando l’interesse quindi nel realizzare un’opera che sfrutterebbe anche un terreno di proprietà comunale.