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Sciacca. Revoca fondi Casa albergo anziani, centrodestra: “La Valenti ci accusa ma la colpa è sua: ecco i documenti”


Revoca fondi Casa albergo per anziani: il sindaco scarica la colpa sulla passata amministrazione, che risponde immediatamente con documenti alla mano


Con una nota articolata ed esaustiva, Fabrizio Di Paola, Ignazio Bivona, Salvatore Monte, Silvio Caracappa, Gaetano Cognata, Maria Antonietta Testone e David Emmi, ovvero la giunta della passata amministrazione comunale, spiegano le motivazioni per cui la colpa della revoca dei fondi per la Casa albergo per anziani di Sciacca, sia da ascrivere solo all’operato della giunta di Francesca Valenti.

Di seguito la nota integrale.

C’era da aspettarselo!
Se avessimo fatto una scommessa l’avremmo senz’altro vinta.
La responsabilità è sempre degli altri e segnatamente dell’Amministrazione precedente.
Ma chi ci crede?
Ma davvero non ci si rende conto dell’assurdità di una tale prospettazione, peraltro offensiva dell’intelligenza della cittadinanza, considerato che sono trascorsi quasi 3 anni e 6 mesi dall’insedimento di questo Sindaco e di questa Amministrazione.
Noi siamo nelle condizioni di riferire per filo e per segno cosa abbiamo fatto per rendere operativa e funzionante la casa albergo per anziani e per utilizzare il finanziamento di euro 3.500.000, in verità intercettato ed ottenuto dall’amministrazione del Dr. Vito Bono.
Nel 2013 viene approvato in Giunta il progetto esecutivo.
Quindi si procede all’appalto delle opere ed alla sua aggiudicazione.
Nonostante un ricorso che ha bloccato per qualche tempo la consegna dei lavori, tuttavia questi vengono completati nel 2016.
Ed infatti con delibera di Giunta Comunale n. 174 del 27.10.2016 viene approvato il quadro economico finale e la relativa spesa viene certificata con nota del 27.01.2017, da parte del dipartimento Unità di controllo.
A questo punto la nostra Amministrazione si dedica al bando per la utilizzazione da parte di privati dell’opera pubblica completata, dando mandato agli uffici preposti di redigerlo.
Il primo bando per la gestione viene emesso ma purtroppo va deserto.
Non ci si arrende e si sollecita l’emanazione di un secondo bando nel maggio 2017, con termine ultimo per la presentazione delle domande il 20 giugno 2017 e cioè 6 giorni prima del turno di ballottaggio che ha sancito l’elezione della neo Sindaca e la conclusione del nostro mandato.
Successivamente avverrà l’aggiudicazione.
Questo è quello che noi abbiamo fatto.
Chiaro e trasparente, perfettamente riscontrabile dagli atti.
La Sindaca Valenti e la sua Amministrazione, piuttosto che cercare responsabilità altrui, è invece nelle condizioni di riferire alla cittadinanza ed alle forze politiche e sociali cosa ha fatto in ben tre anni e 4 mesi dal suo insediamento per rendere fruibile un’opera pubblica che era stata loro consegnata chiavi in mano e con una bando per la gestione privatistica già diramato?
Leggendo il decreto di revoca emerge che il Dipartimento ha cominciato a chiedere chiarimenti sin dal 18.12.2017, ricevendo a suo dire, sempre risposte evasive e non esaustive.
Anzi, proprio a fronte di tale richiesta, l’Amministrazione comunicava “l’imminenza della conclusione del procedimento e la relativa stipula del contratto”
E allora? Se è così, quali altre responsabilità si vogliono addebitare?
Perché se è stato dichiarato in atti ufficiali l’imminente stipula del contratto, ciò non è stato fatto e si sono fatti trascorrere altri due anni e 10 mesi?
Da ultimo la Sindaca in persona è stata convocata presso il Dipartimento, in data 15.01.2020, specificandole che la mancata produzione di documenti idoeni a dimostrare la messa in uso dell’immobile avrebbe comportato l’immediata attivazione della procedura di revoca del finanziamento.
Da allora sono trascorsi 10 mesi. Cosa è stato fatto per evitare che ciò accadesse?
L’unità di controllo ha persino effettuato un sopralluogo in data 17.06.2020 il cui verbale è stato trasmesso al Comune e dal quale si evince che l’immobile risulta completato, funzionale e funzionante ma non risulta funzionante per le finalità espressamente previste dal progetto.
Per chiarezza finale:
a noi non è mai stato notificato alcun preavviso di revoca, anche perché la nostra interlocuzione con il Dipartimento competente è sempre stata continua, con illustrazione pedissequa di tutti i vari passaggi amministrativi che si andavano compiendo.
Alla data del 31.01.2017, il procedimento amministrativo per l’entrata in uso era in corso e d’altronde la Regione Siciliana era perfettamente a conoscenza di ciò che era stato fatto, tanto vero che qualche giorno prima e cioè il 27.01.2017 ha certificato la spesa compiuta.
Non ci si può sempre arrampicare sugli specchi e non si può continuamente mistificare la realtà.
Da cittadini ed ex amministratori ci auguriamo semmai che veramente si stia lavorando per porre un rimedio a questa revoca che creerebbe ingenti danni al nostro Comune e soprattutto alla nostra Comunità.
Questo è quello che maggiormente ci sta a cuore!