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Sciacca. Ricorso Tar “Messina – Termine”: ricontrollate 12 sezioni. Messina vicino al 40%, pronto un secondo ricorso

Le elezioni amministrative a Sciacca, dopo la verifica ad Agrigento delle schede di 12 sezioni, potrebbe avere un ulteriore extra-time: Messina, vicino alla soglia del 40% sarebbe pronto a presentare un secondo ricorso


La verifica delle schede votate in dodici delle 42 sezioni di Sciacca relative  alle Amministrative dello scorso 12 giugno, disposta dal Tar di Palermo dopo il ricorso presentato da Ignazio Messina, è stata completata. Da quanto si apprende Ignazio Messina avrebbe recuperato alcuni voti, ma per arrivare al 40% ne mancherebbe ancora qualcuno.

Nello specifico il viceprefetto Gabriele Barbaro ha convalidato 26 preferenze precedentemente annullate, 24 delle quali presumibilmente attribuibili a Messina, e due a Fabio Termine. Ora la palla passa al Tar che nell’udienza già fissata per il prossimo 24 marzo dovrà decidere se sono sufficienti per ribaltare il risultato del primo turno, rendendo nullo il ballottaggio.

L’avvocato dell’attuale sindaco Fabio Termine, Girolamo Rubino, è ottimista su quanto deciderà il Tar: “Anche se il tribunale accogliesse tutte le 24 preferenze, e riteniamo che questo non accadrà, l’esito elettorale non sarebbe comunque ribaltabile, e Messina resterebbe sotto la soglia del 40%”.

Di parere opposto il legale di Messina, l’avvocato Stefano Polizzotto: “Nella sezione 37 abbiamo trovato almeno altre 10 preferenze illegittimamente non attribuite al mio assistito. Non sono state ammesse alla verifica disposta dal Tar perché contenevano una fattispecie che non era l’oggetto del nostro ricorso originario. Su questo presenteremo ricorso per motivi aggiunti, ma posso dire che se lo spoglio fosse stato regolare, il sindaco di Sciacca sarebbe stato legittimamente Ignazio Messina”. Inoltre Polizzotto preannuncia che nel ricorso per motivi aggiunti, ribadirà la richiesta originaria di rivedere le schede votate in tutte le sezioni.