Il Sindaco Valenti parla con sicurezza e chiede di non demonizzare l’evento dopo il gravissimo fatto di sangue accaduto, ma sono in molti a chiedersi se non bisognerebbe invece fermarsi e rivedere meglio organizzazione e tempi
Si stanno smontando in queste ore i carri allegorici del Carnevale di Sciacca dal viale della Vittoria, luogo dove le strutture erano state fermate e transennate dopo la morte del piccolo Salvatore Sclafani, avvenuta il 21 febbraio scorso durante la prima sfilata del Carnevale.
Lo smontaggio è stato deciso dopo lo stop da parte della Questura sulla Valutazione pubblica dei carri in concorso, che dal Comune avevano disposto per ieri sera.
Stamani il sindaco di Sciacca Francesca Valenti ha reso varie dichiarazioni alla stampa nelle quali ha affermato che il “Carnevale si farà” – magari approfittando del ponte del primo maggio –, che “la festa non va demonizzata” e che comunque “il rinvio significa solo che la manifestazione – che ha tutti i requisiti di sicurezza – si può svolgere in altra data”.
Dichiarazioni interessanti quelle del sindaco Valenti che da un punto di vista formale hanno pure ragion d’essere, ma che comunque lasciano dubbi rispetto al piano reale di una festa che difficilmente potrà essere percepita ancora come la si percepiva una volta. Inutile prendersi in giro, il refrain: “In 120 anni non è mai successo niente” evidentemente non si può più usare.
Certo, come ha ricordato anche la Futuris “la manifestazione aveva tutte le autorizzazioni in tema di sicurezza”, ma anche senza voler aspettare eventuali ed ipotetici sviluppi in sede di tribunale rispetto ad un procedimento giudiziario che probabilmente durerà non poco, ci si chiede comunque, sia se la Questura non vorrà “stringere” di più sulla sicurezza, sia se non sarebbe opportuno, a prescindere da tutto, valutare una riorganizzazione della festa.
Sì il Carnevale di Sciacca ha le sue unicità, ma non è detto che siano necessariamente un bene né che vadano mantenute a tutti i costi. In molti altri carnevali il percorso dei carri è blindato, transennato, studiato in vie molto larghe e le stesse sfilate si svolgono anche e soprattutto di giorno. Nel 2020 è ancora opportuno predisporre un percorso in cui la folla può miscelarsi al traffico dei carri, all’interno di un centro storico sì bellissimo e suggestivo, ma anche evidentemente stretto in alcuni punti e dove la festa vede il suo clou prevalentemente dalle 20:00 fino a tarda notte?
Certamente il Sindaco fa bene a ricordare che legalmente è sempre tutto a posto, almeno secondo il suo punto di vista, ma forse questo doverosamente forzato rinvio del Carnevale 2020 potrebbe essere anche un momento di seria riflessione sui modi di svolgimento di una festa che proprio quest’anno più degli altri anni, ha dimostrato di avere una grande importanza sia economica che sociale per buona parte della città.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.