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Sciacca. Sorpresona: niente raccolta umido. Milioti e Bono: “Nessun avviso, vergogna, Valenti a casa”


I due consiglieri d’opposizione sul piede di guerra: “Perché l’assessore ed il Sindaco  non hanno  avvisato la città in tempo  nonostante erano stati avvisati?”

Maleodorante sorpresona per i saccensi questo lunedì: la programmata raccolta dell’umido differenziato non è avvenuta, ma la cosa più grave è che dal Comune nessun avviso è pervenuto, non dando così modo alla popolazione di programmarsi di conseguenza.
Parrebbe che il disservizio sia dovuto all’ennesima saturazione dell’impianto della Sogeir in contrada Santa Maria, ma se così fosse, come è stato possibile non capirlo tempestivamente e comunicarlo con altrettanta tempestività?
 
Al fianco dei cittadini comprensibilmente infuriati ci sono oggi anche i consiglieri di opposizione Giuseppe Milioti e Calogero Bono, che scrivino: “Incomprensibile che oggi la città si sia svegliata invasa dall’umido,  ma la cosa più vergognosa che nessun avviso è arrivato da parte dell’amministrazione prima che ció si verificasse”.
 
“Situazioni come queste sono irrispettose dei cittadini che puntualmente vengono raggiunti da buste che contengono la tari da pagare. Il difetto di comunicazione da parte dell’assessore al ramo ed anche del Sindaco impone una riflessione. Ma è possibile che su quasi tutta la linea questa amministrazione pur avendo avuto già esperienza sulle cose che già  sono accadute non trovi mai una soluzione per prevenirle, non per altro, ma quantomeno per evitare che la gente ieri esponesse l’umido. Perché l’assessore ed il Sindaco  non hanno  avvisato la città in tempo  nonostante erano stati avvisati?
 
A nostro avviso non c’è altra spiegazione se non l’approssimazione e l’incertezza con il quale gestiscono la macchina amministrativa. E dire che questo doveva essere l’assessore che avrebbe dato un impulso serio a questa amministrazione fallimentare. Beh per quanto ci riguarda questa continua ad essere una amministrazione che conosce  solo la retromarcia . Andatevene a casa”.