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Sciacca, Terme. M5S: “Sindaco Valenti come Attila, sta radendo al suolo la città”


E su Messina i pentastellati aggiungono: “Non avevamo bisogno di aspettare il Messi(n)a di turno per conoscere le responsabilità del sindaco”

“Sul caso Terme di Sciacca, l’amministrazione Valenti è entrata in letargo”. Il M5S di Sciacca entra a gamba tesa sulla questione contro il sindaco valenti e contro Ignazio Messina che ha tentato di riscendere in campo prendendo la palla al balzo. “Un sonno così profondo che nel frattempo si è finanche risvegliato, da una lunga ibernazione, in cui era finito ere geologiche politiche fa,  l’Avv. Messina che con il suo “ora basta” si è pure convinto di darle il colpo di grazia.

Ma non avevamo bisogno di aspettare il Messi(n)a di turno per conoscere le responsabilità del sindaco di Sciacca, nonché assessore saccense al termalismo, e della sua amministrazione. Sono mesi che attendiamo risposte ai nostri quesiti. Sono mesi che attendiamo di conoscere le idee, se ci sono, di questa amministrazione per il futuro delle Terme di Sciacca. Sono mesi che assistiamo al nulla cosmico misto ad un letargo prolungato. Sono mesi che i cittadini non vengono informati o, peggio, vengono disinformati. Le uniche carte che sono arrivate a a Sciacca le ha portate il deputato regionale Matteo Mangiacavallo.

Sappiamo così che il Comune di Sciacca era stato sollecitato dalla Regione in data 25 Ottobre 2018 al completamento della verifica urbanistica dei beni termali e fino ai primi di Febbraio non aveva ancora provveduto. Che lo abbia fatto durante il Carnevale? La sindaca riferisca alla città. Riferisca di questi adempimenti e dello stato dell’arte.

Non sia mai che alla Regione, nel frattempo, avvenga il miracolo e vanga completato l’accatastamento degli immobili e l’acquisizione del “Centro Accumulo Acque” ma alla fine debba mancare, giusto giusto, per il Comune. Sarebbe un paradosso ma non sarebbe una sorpresa.

Sciacca è abbandonata come non mai e le Terme ne sono l’emblema. Una giunta comunale che come faceva Attila, re degli Unni, sta radendo al suolo la nostra città. Con una sola differenza, laddove passava Attila non cresceva più l’erba, dove passa il sindaco di Sciacca cresce solo l’erba e tutto il resto rimane fermo”.