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Sciacca. Tribunale rimette in libertà il Gambiano beccato su un bus con 1,3kg marijuana: “la roba non era mia”


Un giovane gambiano era stato beccato su un bus di linea con quasi un chilo e mezzo di droga e poi arrestato, ora torna libero per disposizione del giudice

Immagine di repertorio

Il gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha disposto, dopo aver convalidato l’arresto, la remissione in libertà del 23enne del Gambia senza fissa dimora. A suo carico solo la misura del divieto di dimora in provincia di Agrigento

I fatti risalgono a giovedì 18, quando l’immigrato 23enne senza fissa dimora, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine ma regolare nel territorio nazionale, fu trovato su un bus di linea proveniente da Marsala, in direzione Sciacca, in possesso di quasi 1,3 kg marijuana.

Il gambiano che aveva con sé solo una scatola di scarpe, alla vista dei militari era apparso agitato e nervoso, particolare che ha suscitato i sospetti dei carabinieri, che hanno notato anche il fortissimo profumo che il giovane emanava, probabilmente allo scopo di occultarne altri.

Poi alla richiesta dei militari di poter controllare il contenuto della scatola di scarpe, il giovane palesava un atteggiamento ancor più nervoso, rifiutandosi categoricamente di aderire alla richiesta. I carabinieri hanno quindi eseguito una perquisizione personale del giovane e poi hanno controllato la scatola, dove all’interno, racchiusi in due strati di nylon e fortemente compressi c’erano infatti ben 1,3 kg di marijuana freschissima, probabilmente, visto la stagione, appena raccolta e destinata verosimilmente alla “piazza saccense”.

Dopo l’inevitabile arresto effettuato dai carabinieri della stazione di Menfi, venerdì 19 si è svolto l’interrogatorio di convalida del 23enne Gambiano che ha risposto alle domande del gip asserendo che la “roba” era destinata alla piazza di Menfi, e non a quella di Sciacca, come invece si credeva in un primo momento.

Inoltre l’immigrato ha dichiarato di aver ricevuto un involucro e di doverlo consegnare proprio a Menfi, ma di non conoscere assolutamente cosa contenesse. Nessuna indicazione, invece, circa chi gli avrebbe dato lo stesso involucro e a chi avrebbe dovuto consegnarlo.