Dopo una giornata burrascosa iniziata con la conferenza stampa del Centro destra, il bilancio di previsione, in tarda serata è stato approvato, tra i mugugni di (alcuni) consiglieri dell’opposizione e le “promesse” del sindaco
In mattinata prima dell’inizio della lunga maratona in aula consiliare, i consiglieri comunali di Centro destra e Cinzia Deliberto, avevano congedato la stampa con la certezza che non avrebbero approvato il bilancio, tranne che il sindaco non azzeri la giunta e per azzeramento, dopo la richiesta di chiarimento del nostro inviato, hanno specificato che si chiedeva l’azzeramento totale.
La posta in ballo dietro questa approvazione erano i 73 precari in forza al comune di Sciacca, che, ma la legge in merito non è chiara, rischiavano di non essere stabilizzati. Questa condizione che a detta dell’opposizione è stata creata ad hoc dal sindaco per “ricattare” i consiglieri, alla fine è stato il motivo dell’approvazione del bilancio di previsione, ma con tanti distinguo e mugugni.
Il consigliere del M5S Teresa Bilello, tra le più agguerrite, ha definito la situazione, oltre che un ricatto, “una pistola puntata alla tempia”, non approvare infatti poteva significare la fine del lavoro per 73 famiglie… un peso sulla coscienza poco sopportabile per chiunque.
In aula le discussioni sono andate per le lunghe, tanto che a parte l’interruzione per pranzo, c’è voluta un’intera giornata per mettere la parola fine, con un accordo, che prevede l’azzeramento totale della giunta in cambio dell’approvazione, accordo che non ha lasciato tutti contenti. Deliberto, Termine, Santangelo e Monte sono usciti dall’aula per consentire di abbassare il quorum, ma nei volti e nelle dichiarazioni dietro le quinte, trapelava un dissenso evidente. Per molti l’accordo è stato una sorta di imposizione voluto da pochi, pare solo da un consigliere.
Alla fine si è arrivati al voto, sei consiglieri di opposizione sono usciti e quelli rimasti hanno votato contro, e la maggioranza con i suoi 12 consiglieri ha così potuto approvare il bilancio di previsione.
Il sindaco ha dunque, tra ricatti e pistole alla tempia, ottenuto ciò che voleva, ma adesso, ovvero da lunedì prossimo, dovrà mantenere l’accordo azzerando la giunta. Lo farà, con un remake del primo, dando il “ben servito” a tutti chiamandoli singolarmente, o lo farà con una conferenza stampa per tutti? Chissà, ma potrebbe esserci anche una terza ipotesi, ovvero che il sindaco prenda tempo “sine die” e tutto resterà immutato.
La terza ipotesi a nostro avviso è la più verosimile, ma il sindaco ci stupisca e ci smentisca, saremo pronti a cospargerci la testa di cenere.
Redazione Fatti & Avvenimenti