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Sciacca. Vincenzo Picone, condannato per avere preso a calci e pugni il suo cane


Una condanna esemplare quella inflitta al saccense Vincenzo Picone, di 47 anni, condannato ad un risarcimento complessivo di 6.900 euro.

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immagine di repertorio

È successo nel settembre del 2014 nel piazzale Marinai d’Italia, a Sciacca. Quel giorno, una persona stava assistendo ai violenti maltrattamenti di Vincenzo Picone sul suo cane: secondo l’accusa avrebbe colpito, violentemente, con pugni e calci, l’animale al capo. Senza pensarci su il passante, ha chiamato i carabinieri per interrompere la sgradevole scena, ma Picone, imperterrito,avrebbe continuato a colpire il cane anche in presenza dei militari.

È scattata quindi la denuncia e il successivo processo, nel quale Picone è stato condannato per maltrattamento di animali, oltre ad un risarcimento di 5 mila euro da versare all’Ente nazionale protezione animali, che si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Calogero Petix, a cui a sua volta, il condannato, dovrà versare ulteriori 1900 euro per le spese procedurali sostenute dalla parte civile.

Il cane ovviamente è stato tolto dalle “mani” di Picone ed affidato, prima ad un’associazione animalista e successivamente adottato da una famiglia tedesca in Germania.