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Scontri a Roma, ristoratori contro il governo: “Non ci fermeremo finché tutte le attività non saranno aperte”


Doveva essere una manifestazione pacifica, ma a Roma al sit-in “IoApro” ci sono stati scontri e bombe carta. I manifestanti bloccano il traffico al gridio di “Non ci fermeremo finché tutte le attività non saranno aperte”

“Siamo tutti arrivati a Roma, hanno fatto di tutto per bloccarci ha raccontato Momi El Hawi, ristoratore leader del movimento IoApro, giunto in piazza San Silvestro con le manette ai polsi a significare che da un anno sono agli arresti domiciliari. Poi lo slogan: “Non ci fermeremo finché tutte le attività saranno aperte non diamogli nessuna possibilità di dire che siamo violenti. Non siamo persone violente”. Infine i manifestanti con le braccia alzate si sono diretti verso il cordone delle forze dell’ordine.

Ma purtroppo gli scontri ci sono stati ad opera di alcuni giovani di estrema destra che hanno lanciato fumogeni e alcune bombe carta sul lato di via del Tritone. Alcuni ristoratori non hanno gradito la presenza non richiesta ed hanno protestato: “non siete lavoratori, cosa volete?”.

Gli agenti in tenuta antisommossa hanno quindi posizionato i blindati per evitare che i manifestanti potessero arrivare a Montecitorio e una cinquantina di persone hanno bloccato il traffico su via del Muro Torto.

Altri organizzatori della manifestazione si sono messi le manette e sono arrivati in piazza. Al momento gran parte dei manifestanti del sit-in ha lasciato piazza San Silvestro e, passando per via del Corso, sta raggiungendo piazza del Popolo. In piazza San Silvestro sono rimasti un centinaio circa.