“Dopo la figuraccia diplomatica con il comune di Ribera ammettiamo di non sapere più cosa aspettarci dalle prodi gesta dell’ autoproclamatosi “governo dell’autorevolezza”; li omaggeremo con una serata carnascialesca e tutti vissero felici e contenti.
Può forse apparire eccessiva la nota del Sindaco Pace, ma addirittura la doppia risposta, prima del Sindaco Di Paola scrive e poi dell’ Assessore Monte, rasentano il patetico”.
Così oggi i gruppi cosiliari di opposizione al civico consesso saccense che intervengono a gamba tesa sulle recenti polemiche che hanno monopolizzato lo scontro politico tra le città di Sciacca e della vicina Ribera.
“Soltanto le non comuni doti dei nostri attuali amministratori potevano riuscire nel non semplice risultato di compromettere gli storici rapporti istituzionali fra due comunità da sempre portate a collaborare. – dicono i consiglieri di PD, Sciacca Democratica, SEL e l’indipendente Elvira Frigerio – Che dire? Complimenti ai nostri Amministratori! È proprio vero che a volte la realtà supera la fantasia.
Peraltro, non è la prima volta che i nostri valenti amministratori ci espongono a figuracce simili: come non ricordare infatti le proteste dell’Assessore alla cultura del Comune di Santa Margherita di Belice, di qualche anno addietro, il quale in piena stagione estiva ebbe a non condividere la scorrettezza dei colleghi saccensi i quali organizzarono eventi proprio in occasione delle serate del Gattopardo; adesso abbiamo replicato con il pizzafest.
È avvilente constatare come, mentre in mezza Italia i medi centri geograficamente limitrofi, scelgono la strada della concertazione e della cooperazione, creando delle autentiche macroaree, affini per interessi e specificità economiche e turistiche, con l’obiettivo di offrire all’utenza eventi ed occasioni di qualità e di spessore, al contempo ammortizzando i costi, a Sciacca, non solo si sconosce il significato del termine cooperazione e programmazione, ma si cerca, o peggio si subisce, l’isolamento, come naturale conseguenza dell’inadeguatezza di questa giunta.
Il nostro primo cittadino potrebbe evitare di percorrere l’inutile strada della difesa d’ufficio, – dicono – chi ha preso gli impegni è indifendibile. La tanto decantata autorevolezza è svanita nel nulla, forse non è mai stata autorevolezza ma sopravvalutazione.
Nel frattempo i grandi guasti economico sociali, le grandi emergenze che la città vive e soffre, sono ancora tutte li, drammaticamente irrisolte; ma tranquilli che adesso ci penserà il buon Monte con il suo “manicomio carnascialesco” a risolvere ogni problema di questa città!!
La speranza è che Sciacca torni ad essere il faro e la guida di un intero territorio e non il teatro di simili clamorose figuracce, che non hanno precedenti nella storia recente della nostra città”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.