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Scontro dazi Stati Uniti – Cina: mini accordo commerciale possibile, le due superpotenze oggi pronte a firmare


Un’intesa per un mini accordo commerciale fra Stati Uniti e Cina è stato trovato e dovrebbe evitare l’entrata in vigore dei nuovi dazi americani su 160 miliardi di dollari di prodotti cinesi, che innescherebbe la contromossa di Pechino

È prevista per oggi la firma sull’accordo commerciale che dovrebbe sancire la fine della guerra dei dazi portando ad un’intesa tra le due nazioni. Ma sarà veramente così? La firma dell’accordo di “fase 1” dovrebbe portare una nuova tregua nella disputa tariffaria in corso dall’aprile 2018, tra le due superpotenze economiche. Ma i punti da stabilire sono ancora tanti.

È stato il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump a fare scoppiare la “guerra dei dazi” sull’importazione cinese, causando la rottura sulle trattative commerciali fra Usa e Cina e beneficiando di oltre 200 miliardi di dollari in dazi, con l’obiettivo di far pagare il tutto alla Cina, che ha stretto giro ha replicato mettendo in campo le sue contromosse sui prodotti Made in USA.

È evidente quindi che l’accordo commerciale tra Usa e Cina è possibile solo a patto che ci sia un ”beneficio reciproco”. Dopo lo scambio di “minacce” alcuni giorni fa, è arrivata da Pechino la conferma che oggi 15 gennaio 2020 a Washington, ci sarà la presenza di una “delegazione” guidata dal Vice primo ministro Liu He, che dovrebbe mettere la sua firma su un pre-accordo che comprenderà: i trasferimenti di tecnologia, la proprietà intellettuale, i prodotti alimentari e agricoli, i servizi finanziari e l’espansione del commercio.

La Cina è il più grande produttore di acciaio e alluminio e per evitare i dazi minacciati da Trump, con questo accordo aumenterà l’importazione di alcuni prodotti agricoli dagli Usa: carne di maiale, pollame, fagioli di soia, grano, mais e riso. Proprio l’obbiettivo che voleva raggiungere il Presidente degli Stati Uniti.

Con questa tregua commerciale, il bilancio per le due superpotenze sarà positivo, eliminando il rischio delle nuove tariffe al 15% , che erano piombate lo scorso 15 dicembre 2019 su quasi 160 miliardi di dollari di prodotti Made in China. Pechino ovviamente si era difesa alzando la tariffe su 3.300 prodotti statunitensi. Inoltre verranno ridotte le tariffe del 7,5% per un totale di 120 miliardi di dollari di prodotti cinesi.

Sembrerebbe che questo accordo debba mettere fine alla “guerra dei dazi” ed avvicinare le due potenze economiche, ma il Tesoro americano ha smentito l’accordo tra Washington e Pechino, prevedendo una futura rimozione dei Dazi imposti su gran parte dei prodotti importati dalla Cina.

Questo potrebbe significare che “ non ci sarà alcun accordo su una futura riduzione dei dazi”, trasformandosi in un bluff di Trump verso la Cina, che reagirebbe a modo suo.