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Si allargano le proteste  al confine contro l’Ucraina: i camionisti ungheresi si uniranno ai colleghi polacchi e slovacchi

Orban aveva avvertito il Consiglio Europeo, non è solo l’Ungheria che non vuole l’Ucraina in Europa, il suo ingresso destabilizzerebbe l’economia agricola di moti Paesi confinanti 

Si allargano le protese  al confine contro: i trasportatori ungheresi a partire dall’11 dicembre inizieranno una manifestazione e bloccheranno il checkpoint di Zahony-Chop al confine con l’Ucraina, lo scrivono i media locali citando l’Associazione dei trasportatori stradali ungheresi. I camionisti ungheresi, polacchi e slovacchi sostengono di essere trattati ingiustamente dalle attuali politiche dell’UE, perché le loro controparti ucraine non devono acquistare costosi permessi per trasportare merci all’interno dello spazio economico europeo.

Il premier ungherese Victor Orban solo un paio di giorni addietro aveva avvertito il premier spagnolo Pedro Sanchez che fino alla fine di dicembre ha la presidenza di turno del semestre europeo: “Oggi ho avuto una franca conversazione telefonica con il primo ministro della Spagna Pedro Sanchez. Il mio messaggio è stato chiaro: dovremmo astenerci dal discutere la questione dell’adesione dell’Ucraina all’Ue durante il Consiglio europeo di dicembre, poiché non c’è unità tra gli Stati membri su questo tema”. Ha scritto Orban in un tweet, che poi ha anche parlato con il presidente francese Emmanuel Macron, di questo tema in calendario nel prossimo vertice Ue.