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Sicilia amministrative. Crollo affluenza: -10,75 a Palermo, -6,18 a Sciacca. Lagalla verso l’elezione al 1° turno

Il dato più rumoroso è sull’affluenza, nelle amministrative di ieri, in tutta la Sicilia rispetto alle precedenti consultazioni ha votato circa il 10% in meno degli aventi diritto rispetto a 5 anni addietro. Flop totale dei referendum

L’affluenza in calo di ben 10 punti in quasi tutta la Sicilia, rispetto alle passare consultazioni,  non è un bel segnale. Se non si va a votare può significare solo che la gente non crede che questo strumento di democrazia possa cambiare lo stato delle cose. Un pessimo segnale. Lo spoglio in tutta Italia inizierà alle 14 di oggi.

A Palermo, quinta città d’Italia, alle 23 di ieri sera, chiusura dei seggi, l’affluenza per le elezioni amministrative, secondo i dati diffusi dal Comune è stata del 41,89% rispetto al 52,60% delle amministrative precedenti, con un calo di ben 10,75 punti.

Secondo gli Exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai, Roberto Lagalla sarebbe il nuovo sindaco di Palermo, con una vittoria già al primo turno.

Il candidato sindaco del centrodestra, alla chiusura dei seggi, avrebbe ottenuto tra il 43 e il 47% dei consensi, che in base alla legge elettorale regionale che assegna la vittoria al primo turno a chi supera il 40 per cento delle preferenze, sarebbe il nuovo sindaco di Palermo. Dietro Lagalla con ben 16 punti in meno, ci sarebbe il candidato del centrosinistra e M5S, Franco Miceli con una forbice dal 27 al 31%.

Nel resto della Sicilia la situazione sarebbe simile. A Sciacca il calo secondo i dati del Comune, sarebbe del 6,18%, su 35.605 aventi diritto, hanno votato solo in 22.507 pari al 63,27%. nel 2017 l’affluenza era stata del 69,45%. Con questi numeri nella città termale per essere eletti al primo turno basterebbero intorno agli 8500 voti… e già c’è chi esulta.