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Sicilia, Coronavirus. Arrivano mascherine per gli ospedali, al via acquisto medicinale antivirus


Ventata d’ossigeno, è il caso di dirlo, per gli ospedali siciliani con l’arrivo delle mascherine (quelle omologate) da parte della Protezione Civile, ma l’assessore Razza vuole produrle direttamente in Sicilia. Intanto stabiliti gli hub che acquisteranno e smisteranno il farmco anti-artrite utile a combattere il coronavirus.

Il dipartimento della Protezione civile nazionale ha provveduto alla consegna dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) destinati ai professionisti del Sistema sanitario regionale della Sicilia impegnati anche nel contrasto all’epidemia Coronavirus.

Complessivamente, per l’Isola, sono state recapitate 12.800 mascherine chirurgiche, 10mila mascherine modello Ffp2 e Ffp3 e 25mila paia di guanti monouso. Ulteriori scorte saranno effettuate con cadenza regolare.

Stamane l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha avviato contatti con un’azienda siciliana per immaginare l’avvio di una linea di produzione nell’Isola.

Intato l’ospedale “Villa Sofia-Cervello” di Palermo e il policlinico “Vittorio Emanuele” di Catania saranno i due hub per l’acquisto e lo smistamento del RoActemra (Tocilizumab), il medicinale finora utilizzato, con successo, per il trattamento dei pazienti affetti da polmoniti causate dal Covid-19.

Lo ha deciso l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. In una nota indirizzata ai dirigenti generali delle Aziende sanitarie, il componente del governo Musumeci ha individuato la struttura palermitana come riferimento per i Centri ospedalieri del bacino occidentale (Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani), e quella etnea per la zona orientale (Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa).

Il Tocilizumab è un farmaco nato per curare l’artrite reumatoide ed è iniettato per via endovenosa. Le sue caratteristiche lo hanno reso efficace nella riduzione degli effetti del Coronavirus a carico del sistema polmonare.