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Sicilia. Differenziata: nel 2019 è boom di comuni virtuosi sopra il 65%, male invece Palermo, Catania e Messina


In Sicilia la raccolta differenziata è entrata a fare parte delle abitudini dei cittadini e nel 2019 un comune su tre ha raggiunto la soglia del 65 per cento, così come richiesto dall’Ue

I Comuni virtuosi nella raccolta differenziata che hanno superato la soglia del 65% sono 133, a cui si aggiungono un centinaio di enti locali, che stabilmente sono sopra il 50%. Sono dati ufficiali aggiornati alla fine del 2019 e pubblicati sul sito del dipartimento Acqua e rifiuti.

Secondo questo studio, la media regionale nel 2019 è stata pari al 40,19 per cento. Come si evince dai numeri, nonostante la maggior parte dei Comuni sono virtuosi, ossia sopra il 65 per cento, la media regionale scende e di molto. Artefici di questa negatività sono solo tre Comuni, ma purtroppo i più grandi, Palermo, Catania e Messina che viaggiano sotto il 30 per cento e presentano criticità non facilmente risolvibili.

Palermo, nonostante un miglioramento nell’ultima parte del 2019, periodo in cui ha superato leggermente il 20%, continua a privilegiare su forti conferimenti in discarica.

Un po meglio Messina che ha chiuso il 2019 al 23,2 %, ma negli ultimi mesi ha raggiunto il 30%.

Fanalino di coda tra le peggiori è Catania, che è ferma all’11,6 per cento, dove a breve si attende la decisione sulla riproposizione della gara che consentirà di rilanciarsi.

In totale i Comuni sotto il 30% sono circa quaranta. Comunque è la bassa media delle tre grandi città (18% ) ad influire negativamente su tutta l’isola, portandola dal 50 al 40%.

Tra le province la virtuosa è Ragusa che ha una media annua del 59,6 per cento, seguita da Trapani al 57,4, Enna al 52,8 e Agrigento al 52,4. Il Comune più riciclone è Longi, in provincia di Messina, seguito dagli agrigentini Villafranca Sicula e Calamonaci.