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Sicilia, ex Province. Il 30 giugno addio ai Commissari, Musumeci: “Ma i cittadini non voteranno, colpa di Crocetta e Renzi”


“Solo il parlamento nazionale potrà restituire il diritto di eleggere i Presidenti di Provincia ai cittadini”, afferma polemicamente il Presidente Musumeci

“Finalmente! Il 30 giugno cesserà la gestione commissariale delle ex Province siciliane. Lo abbiamo deciso nell’ultima seduta del governo regionale”. Ad annunciarlo è il Governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci.

“Così, dopo circa cinque anni, – dice il presidente – tra qualche mese gli Enti intermedi non saranno più guidati da commissari nominati dalla Regione ma da presidenti scelti dal singolo territorio.

Ci dispiace solo che non saranno gli elettori a scegliere il 30 giugno chi dovrà guidare la propria Provincia (che ora si chiama desolatamente “Libero consorzio dei Comuni”) ma i rappresentanti eletti nei vari Comuni di appartenenza: insomma, una elezione di secondo grado, un accordo tra partiti.

Così ha voluto il governo Crocetta, in linea con il governo Renzi. Ci siamo opposti con tutte le nostre forze a questo esproprio del diritto al voto dei cittadini, ma non c’è stato nulla da fare. Nel frattempo, dal 2013 il governo di Roma toglie alle Province dell’Isola oltre 200 milioni di euro l’anno (si chiama prelievo forzoso), costringendole di fatto alla paralisi se non al fallimento.

Nella trattativa col governo centrale abbiamo inserito anche il tema del futuro delle Province siciliane. Vi assicuro che non cederemo. Per il resto, potrà essere solo il parlamento nazionale a cambiare questa assurda legge, restituendo al popolo il diritto di eleggere il proprio presidente di Provincia e dando agli Enti la possibilità di tornare ad essere attivi e utili al territorio, pensando alle strade, ai servizi, alle scuole, ridando serenità alle migliaia di dipendenti che protestano giustamente alla ricerca di una rassicurante prospettiva”.