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Siria: il nuovo governo non intende rescindere gli accordi con la Russia sulle basi militari di Latakia e Tartus

Le nuove autorità siriane non intendono rescindere nel prossimo futuro gli accordi in base ai quali la Russia utilizza le basi militari nelle province di Latakia e Tartus

Lo ha detto alla TASS una fonte vicina al nuovo governo, secondo la quale, le parti stanno conducendo trattative per garantire che le circostanze di forza maggiore, comprese le azioni militari e i cambiamenti di regime nella repubblica, non diventino un pretesto per annullare gli accordi. La fonte ha osservato che le parti stanno discutendo anche sulla dimensione del contingente russo.

“La Russia cerca di preservare lo status giuridico delle sue basi. I negoziati si concentrano sulla garanzia che l’azione militare e il cambio di regime non siano considerati cause di forza maggiore e motivo per revocare gli accordi sull’affitto a lungo termine delle strutture nelle province di Tartus e Latakia. La parte siriana non intende porre fine agli accordi finché i negoziati non saranno conclusi”, ha detto la fonte.

Una fonte della TASS ha riferito il 9 dicembre che la Russia ha avviato i negoziati con le nuove autorità siriane sulla permanenza delle sue basi militari. Secondo la fonte, le nuove autorità siriane avrebbero garantito la sicurezza delle basi militari russe durante i negoziati.

Le basi militari russe in Siria

“La Russia gestisce due strutture militari in Siria: la base di manutenzione della Marina russa nella città portuale di Tartus e la base aerea di Hmeimim, situata a Jableh, Latakia. La base di Tartus è stata fondata nel 1971 attraverso un accordo bilaterale. Il gruppo aerospaziale russo in La Siria è stata costituita il 30 settembre 2015 per assistere l’esercito siriano nella lotta contro il gruppo terroristico Stato islamico (vietato in Russia).

In precedenza, l’inviato presidenziale russo in Medio Oriente e Africa, il vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov, aveva dichiarato che Mosca aveva stabilito comunicazioni dirette con il comitato politico Hayat Tahrir al-Sham (HTS, vietato in Russia). Il diplomatico ha aggiunto che la Russia prevede la continua conservazione delle sue basi militari.”

Il 19 dicembre, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca proponeva di utilizzare le sue basi militari per la consegna di aiuti umanitari alla Siria.