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Siria. Video della distruzione roccaforte ribelle di Idlib dopo gli attacchi russi. Bloccata l’avanzata dei ribelli a nord di Hama

Riprese aeree video mostrano i “Caschi bianchi” della Protezione civile siriana che cercano sopravvissuti tra le macerie dopo agli attacchi aerei dell’esercito siriano e russo contro diverse aree della provincia di Idlib roccaforte dei ribelli

Le riprese aeree mostrano le macerie degli edifici distrutti in seguito agli attacchi aerei dell’esercito siriano e russo contro diverse aree della provincia di Idlib, controllata dai ribelli. Questi attacchi mortali arrivano in risposta a una forte quanto imporvvisa offensiva guidata da una coalizione di gruppi ribelli dominati da islamici radicali sunniti contro le forze governative.

Almeno 50 raid della controffensiva alleata i militari di Damasco hanno bloccato l’avanzata dei ribelli a nord di Hama, che colpeti con bombe a grappolo perdono la loro forza d’urto mentre si avvicinano alla città. Il governo siriano, ha affermato che jet russi e gli alleati tra le milizie filoiraniane, hanno fermato l’avanzata delle fazioni armate nella zona a nord della città di Hama. lo afferma un comandante siriano che, in dichiarazioni all’agenzia Dpa, parla di un attacco su vasta scala lanciato lunedì sera per riprendere il controllo di aree perse nei giorni precedenti.

Secondo la fonte, l’Esercito siriano ha ripreso il controllo di Khanaser, 80 chilometri a sudest di Aleppo, a meno di 48 ore dalla conquista dell’area da parte dei gruppi armati guidati da Hayat Tahrir Al Sham. Inoltre, ha affermato, le forze lealiste hanno iniziato ad avanzare verso la città di Safira, 25 chilometri a sudest di Aleppo, considerata “porta d’accesso” ad Aleppo.

Rami Abdel Rahman, a capo dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, ha riferito di “scontri violenti” nelle aree intorno a Hama e ha parlato di oltre 45 raid aerei effettuati stamani. Secondo l’Osservatorio, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, ci sono stati anche raid della coalizione a guida Usa su postazioni di miliziani filoiraniani nella zona di Deir Ezzor, nella Siria orientale, coincisi con violenti scontri tra milizie iraniane e il ‘Consiglio militare di Deir Ezzor’, contrario alla presenza iraniana e vicino alle forze a guida curda nell’area.