Terribili immagini che dimostrano come la soluzione diplomatica sarebbe dovuta essere la prima scelta dell’Occidente, invece che l’ultima
Sui gruppi Telegram russi di supporto al Gruppo Wagner l’hanno chimata “mattatoio a Soledar”, a richiamare il tristemente noto “tritacarne Bakhmut”. Ecco come si presenta l’area urbana della città delle miniere di sale vicino a Bakhmut e che un tempo ospitava più di 10mila abitanti: le foto mostrano il tragico “prima e dopo”, Soledar sventrata e distrutta, completamente rasa al suolo.
Le due foto sono state scattate a sei mesi di distanza dal satellite: la prima l’1 agosto 2022 e la seconda il 10 gennaio 2023. Per chi volesse, su Google è possibile vedere ancora come “era” alle coordinate: 48.663700 38.091763.
Immagini crude che dimostrano come la guerra in Ucraina andava fermata in modo diplomatico prima che Soledar e tanti altri centri diventassero il cumolo di macerie che sono oggi, ma che mostrano anche come tante altre città potrebbero diventare se la guerra dovesse continuare ancora a lungo, come del resto si prospetta apertamente da Washington, Kiev e Mosca.
Redazione Fatti & Avvenimenti